Con il nuovo anno arriva Tares, la nuova tassa sui rifiuti solidi urbani e si va a sommare alle due già esistenti, la vecchia Tarsu, sui rifiuti solidi urbani e la Tia, sull’igiene ambientale. La nuova tassa fa già discutere: infatti, le sue tariffe dovevano essere decise ed approvate dalle aziende locali ma ciò, che doveva essere fatto con l’approvazione del bilancio di previsione, non è ancora avvenuto. L’unica certezza è che gli italiani pagheranno più di quanto speso fino a questo momento con Tarsu e Tia. Questo perché la nuova tassa Tares (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) andrà a coprire due tipologie di spese comunali:
- i costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani e di quelli assimilati avviati allo smaltimento;
- le spese relative ai cosiddetti "servizi indivisibili", ossia la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica, ecc.
A chi si applica la nuova tassa?
La nuova tassa Tares si applica a tutti coloro che occupano o detengono case, locali commerciali e aree coperte e scoperte, in grado di generare rifiuti solidi urbani. Il valore sarà calcolato in base ai metri quadrati e ci sarà una maggiorazione di 0,30 euro (elevabile a 40) a metro quadrato.
Quali saranno le scadenze?
La nuova tassa si pagherà in quattro rate, ossia Gennaio, Aprile, Luglio e Dicembre; la prima sarà accorpata alla seconda, quindi ad Aprile ci sarà la prima vera batosta del 2013. Le prime rate saranno comunque ancora legate agli importi di Tarsu o Tia del 2012, poi da Dicembre verranno decisi i conguagli dai vari comuni.
Secondo Unioncamere, i costi più alti saranno quelli delle aziende relative ai settori dell’ortofrutta, i bar, le mense e i ristoranti. Per pagare la Tares si potranno utilizzare i bollettini postali o il modello F24, che permetterà inoltre di compensare la Tares con eventuali crediti fiscali.
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