Svizzera: rischio bolla immobiliare sostiene il franco

Nicola D’Antuono

13 Febbraio 2014 - 07:50

Il franco svizzero torna a salire sul forex, sostenuto dai rischi di bolla nel settore immobiliare che stanno creando distorsioni nelle dinamiche di inflazione

Svizzera: rischio bolla immobiliare sostiene il franco

A gennaio l’inflazione in Svizzera ha evidenziato una flessione dello 0,3%, dopo il -0,2% di dicembre. Su base annua l’indice dei prezzi al consumo è appena allo 0,1%. Osservando il trend di questo dato il rischio deflazione nella Confederazione Elvetica appare piuttosto concreto, in scia con ciò che sta accadendo anche in altri paesi del Vecchio Continente. D’altronde l’indice armonizzato UE sui prezzi al consumo ha addirittura sperimentato un calo a -0,6% su base mensile. La politica ultra-espansiva della Swiss National Bank, che mira a tenere a bada l’apprezzamento del franco con un floor a 1,20 sul cross tra l’euro e la moneta svizzera, appare quindi giustificata. Tuttavia bisogna considerare che in Svizzera è in corso un surriscaldamento del settore immobiliare.

I prezzi di case e affitti sono in crescita e su valori piuttosto elevati, determinando così una sensibile riduzione del potere d’acquisto dei cittadini elvetici. A quanto pare il costo dell’affitto è pari a circa il 30% del salario medio di un lavoratore svizzero. Inoltre, nell’ultimo trimestre del 2013 l’indice sui prezzi degli immobili calcolato da Ubs, che in pratica verifica se ci sono tendenze pericolose verso una bolla, è salito a 1,23, che corrisponde al valore più alto dal 1991. Con i tassi a zero e il franco bloccato da una politica valutaria molto aggressiva, la SNB dovrà fare attenzione a queste tendenze inflazionistiche nel mattone. Non sorprende, quindi, il lancio del referendum per frenare l’immigrazione, che potrebbe creare una normalizzazione nel mercato del lavoro e quindi sui salari, l’inflazione e il prezzo degli affitti.

Secondo gli analisti di Vontobel la SNB alla fine sarà costretta a rimuovere il peg di 1,20 sul cambio euro/franco, anche perché ormai le sue riserve in valuta estera stanno acquisendo proporzioni enormi e i bilanci sono troppo spesso sotto stress. La banca privata elvetica stima che la SNB possa eliminare il peg già dal 2015 e ciò dovrebbe favorire un maggiore apprezzamento del franco svizzero nel medio-lungo termine, soprattutto se dovesse ripresentarsi le tensioni sui mercati finanziari che favorirebbero proprio la divisa elvetica in qualità di principale valuta rifugio. Intanto sul forex il cross EUR/CHF è in deciso calo a 1,2210, mentre il cambio USD/CHF è sceso fino in area 0,8950. Dopo le perdite di ieri il franco sta recuperando anche sul pound: il cross GBP/CHF è in calo sotto quota 1,49.

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