Il superbollo introdotto dal Governo Monti sulle auto di lusso è stato un flop. Il Governo Letta è pronto ad abolire l’imposta?
Il superbollo 2013, l’addizionale erariale alla tassa automobilistica, è stato un flop ed il Governo Letta starebbe pensando bene di cancellare la tassa sulle auto di lusso.
Tra martedì e mercoledì prossimo dovrebbe essere deciso qualcosa. La volontà della classe politica e degli esponenti del settore auto sembra viaggiare verso una comune direzione, anche per dare una boccata d’ossigeno al mercato automobilistico in affanno: superbollo 2014 addio?
Il viceministro dell’Economia Luigi Casero già a settembre aveva messo in luce circa il superbollo che
"è stato sbagliato metterlo e costa pochissimo toglierlo. Il settore dell’auto è trainante, per cui è fondamentale un’azione di sostegno".
Superbollo? Un flop!
Il gettito stimato non è arrivato. Il superbollo, calcolato in base alla potenza dell’auto, e non in base al valore effettivo, è stato un flop e, anzi, ha contribuito a mettere in crisi il mercato automobilistico.
Nel 2013 si è registrata una forte contrazione soprattutto per le auto di lusso, che hanno diretto la loro attenzione verso i mercati dell’Est Europa. Ciò ha avuto molteplici conseguenze:
- perdita di IVA e IPT;
- crisi del settore delle auto sportive, le quali necessitano di maggiori costi per:
- la manutenzione;
- il carburante;
- le gomme.
Nei mesi scorsi le associazioni di categoria, ANFIA (produttori italiani), ANIASA (autonoleggio), Assilea (leasing), Federauto (concessionari),UNASCA (agenzie), UNRAE (costruttori esteri), hanno inviato una lettera al MEF per richiedere l’abolizione del superbollo, che
"nelle intenzioni dell’Esecutivo avrebbe dovuto portare alle casse dello Stato 168 milioni di euro, ma non è andata così. Nel solo 2012, invece, si è determinata una perdita complessiva, tra minori entrate fiscali e mancato introito, di circa 140 milioni di euro".
La lettera si conclude:
"In definitiva, l’addizionale introdotta, oltre a condizionare negativamente sia il mercato del nuovo sia il mercato dell’usato, ha prodotto effetti negativi per l’Erario, non solo in termini di entrate fiscali previste, ma anche di mancato introito di IVA, IPT e bollo, conseguente alla riduzione delle immatricolazioni e del parco circolante (...) Nonostante le evidenti difficoltà attraversate dal settore a causa della crisi economica dal 2009 a oggi il carico fiscale sulla motorizzazione ha continuato a crescere, fino a superare, nel 2012, i 72 miliardi di Euro, pari al 17% del totale delle entrate tributarie nazionali".
Il Governo Letta accoglierà questa richiesta?
© RIPRODUZIONE RISERVATA