Stop alla vendita di auto a benzina e non solo: ecco il nuovo Green Plan del Regno Unito

Riccardo Lozzi

18/11/2020

12/05/2021 - 10:47

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Il piano di Boris Johnson per una “rivoluzione industriale verde” nel Regno Unito. Tra le novità il divieto di acquisto di nuove auto a benzina e diesel entro il 2030.

Stop alla vendita di auto a benzina e non solo: ecco il nuovo Green Plan del Regno Unito

Boris Johnson lancia la sua “rivoluzione industriale verde” dal valore totale di 12 miliardi di sterline, pari a oltre 13,4 miliardi di euro, con l’obiettivo di combattere il cambiamento climatico e, al tempo stesso, salvare l’economia del Regno Unito.

Come comunicato dallo stesso primo ministro inglese, il piano creerà circa 250mila posti di lavoro, aiutando i cittadini delle ex zone industriali che avevano mostrato il loro appoggio per il Partito Conservatore alle ultime elezioni.

L’annuncio shock di Johnson riguarda però il divieto di acquisto a partire dal 2030 di auto e veicoli a benzina e diesel, 10 anni in anticipo rispetto a quanto previsto inizialmente e che precede Francia e Spagna, mentre lo stesso timing è stato ufficializzato da Irlanda, Olanda e Germania. Una decisione che sta facendo insorgere le principali case automobilistiche internazionali.

Il green plan di Boris Johnson, una vera «rivoluzione verde»

Il leader dei Tory ha dichiarato che, nonostante il 2020 sia andato diversamente da quanto il Governo si aspettasse, non sono stati persi di vista i progetti ambiziosi per il Paese, illustrando un piano di dieci punti con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Il piano climatico di Johnson in 10 punti:

  • Portare la produzione di energia eolica offshore a 40 GW entro il 2030
  • Generare 5 GW di capacità di produzione di idrogeno entro il 2030
  • Promuovere il nucleare come fonte di energia pulita
  • Accelerare la transizione verso i veicoli elettrici,
  • Investire in trasporti pubblici a emissioni zero
  • Aerei e navi a emissioni zero
  • Efficientamento energetico per case e edifici pubblici
  • Cattura e stoccaggio di carbonio, rimuovere 10 milioni di tonnellate entro il 2030
  • Piantare 30.000 ettari di alberi ogni anno
  • Sviluppo della finanza verde

Gli investimenti del Regno Unito per il piano green

Boris Johnson ha esposto anche i primi investimenti che l’esecutivo intende stanziare e che saranno così suddivisi:

  • 1,3 miliardi di sterline (1,45 miliardi di euro) nuovi stazioni di ricarica per mezzi elettrici
  • 582 milioni di sterline (650,3 milioni di euro) sovvenzioni per acquisto veicoli a emissioni zero
  • 500 milioni di sterline (558,7 milioni di euro) produzione batterie per veicoli elettrici
  • 500 milioni di sterline (558,7 milioni di euro) programmi di prova sull’uso domestico dell’idrogeno
  • 525 milioni di sterline (586,6 milioni di euro) sviluppo centrali nucleari con reattori modulari avanzati
  • 200 milioni di sterline (223,5 milioni di euro) cattura e stoccaggio anidride carbonica

La neutralità climatica entro il 2050

La rivoluzione industriale verde lanciata da Johnson prevede ulteriori piani di spesa che saranno ufficializzati nei mesi a venire.

Attraverso questo ambizioso progetto, l’ex sindaco di Londra potrà costruire una nuova special relationship con il presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden, anch’egli sensibile a queste tematiche.

Inoltre, la Gran Bretagna ospiterà il prossimo anno il vertice mondiale sul cambiamento climatico, COP26, a Glasgow. Per quell’occasione Johnson potrà quindi illustrare i primi risultati raggiunti e le prospettive del piano green del Regno Unito.

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