Attenzione, questo è uno dei lavori meglio pagati del momento. Ecco perché si tratta della professione del futuro.
Quando pochi sanno fare qualcosa che molti vogliono, i guadagni salgono alle stelle. È questo il principio che spiega perché alcune professioni arrivano a offrire stipendi molto al di sopra della media. Succede soprattutto nei settori dove la domanda delle aziende supera di gran lunga l’offerta di lavoratori qualificati. In particolare, quando si tratta di ruoli che richiedono competenze altamente specializzate, spesso legate a tecnologie emergenti.
Un caso emblematico è quello dei nuovi lavori legati all’innovazione digitale, nati con l’introduzione di strumenti e soluzioni rivoluzionarie. In un contesto in cui il cambiamento tecnologico è continuo e rapido, le imprese cercano figure capaci di tradurre l’innovazione in valore concreto.
L’esempio più attuale? L’intelligenza artificiale. Considerata da molti come la più grande trasformazione degli ultimi decenni, sta già modificando profondamente il mercato del lavoro. Alcune professioni stanno scomparendo, mentre altre, prima inesistenti, stanno vivendo un vero boom.
Tra queste, spicca quella del prompt engineer, un ruolo ancora poco conosciuto al grande pubblico, ma sempre più fondamentale per le aziende che puntano sull’intelligenza artificiale. Si tratta di professionisti specializzati nel progettare input testuali (prompt) efficaci per ottenere risposte utili e precise dai modelli di intelligenza artificiale generativa.
Con l’espansione dell’AI in tantissimi ambiti produttivi, cresce la necessità di figure in grado di adattare gli algoritmi a esigenze specifiche, ottimizzandone l’uso in contesti aziendali. Ed è proprio qui che entra in gioco il prompt engineer, una figura che, secondo un’indagine di Bloomberg, può arrivare già oggi a guadagnare oltre 300.000 euro l’anno, circa 25.000 euro al mese.
Numeri che fanno riflettere, soprattutto se si considera che si tratta di una professione emergente, destinata a diffondersi rapidamente nei prossimi anni. Per chi è interessato a cogliere questa opportunità, il momento per formarsi e specializzarsi è adesso. Perché essere tra i primi esperti in un campo in piena espansione può fare la differenza, specialmente in termini economici.
Cosa fa il prompt engineer dell’AI
Un prompt engineer dell’intelligenza artificiale (conosciuto anche come AI whisperer) è quel professionista che si occupa di creare e perfezionare i prompt - ossia le istruzioni testuali fornite a modelli di intelligenza artificiale - al fine di ottimizzare le risposte e i risultati generati.
In poche parole, il suo scopo principale è progettare input precisi e ben strutturati che l’IA possa interpretare correttamente per produrre risposte accurate, pertinenti e utili.
Le aziende che quindi potrebbero aver bisogno dell’Intelligenza Artificiale ma non sanno come interagire per far sì che questa possa essere utile ai propri scopi, avranno bisogno di rivolgersi a questi esperti per sfruttare al meglio le potenzialità di un tale strumento.
Il prompt engineer in particolare è fondamentale per l’utilizzo delle piattaforme di IA generativa, quale appunto possono essere ChatGPT e Midjourney, dove la qualità della risposta dipende principalmente dalla precisione e della puntualità del “comando” (più correttamente del promt quindi).
Come diventare prompt engineer dell’Intelligenza Artificiale
Per svolgere questa professione è necessario essere in grado di rispondere alle esigenze di chi vorrebbe utilizzare l’Intelligenza Artificiale ma non sa come adattarla al proprio scopo.
Non si guarda quindi a titoli di studio, quanto più alle competenze e all’esperienza. Non bisogna quindi farsi trarre in inganno dal nome, perché non ci troviamo di fronte a un vero e proprio ingegnere per quanto sempre più corsi di laurea inizino a prevedere lo studio dell’Intelligenza Artificiale.
Con questo non significa che ci si possa improvvisare come prompt engineer, dal momento che poter svolgere al meglio questo lavoro richiede una preparazione accurata su determinati argomenti. Intanto è necessaria una solida base nella programmazione, in particolare in linguaggi come Python, che è molto utilizzato nell’ambito dell’intelligenza artificiale, oltre che su strumenti come TensorFlow o PyTorch.
Ovviamente poi bisogna essere preparati sui concetti fondamentali dell’Intelligenza Artificiale e del machine learning, senza poi trascurare un aspetto fondamentale per interagire al meglio con questa tecnologia: la capacità di linguaggio, in modo da creare promt precisi in grado di restituire il risultato di cui veramente si ha bisogno.
In tal senso, conoscenze di logica, linguistica e semantica possono rivelarsi molto utili.
Come anticipato ci sono corsi di laurea dove si apprendono queste competenze, ma anche altri corsi di formazione specificatamente dedicati allo sviluppo dell’IA nonché su come utilizzarla nei vari ambiti lavorativi. A tal proposito, è bene essere consapevoli che per eccellere in questo lavoro è molto importante l’aggiornamento, proprio perché, come anticipato, si tratta di una tecnologia in continuo sviluppo.
Quanto guadagna un prompt engineer?
Come anticipato, secondo le stime di Bloomberg per questo lavoro si può arrivare a guadagnare anche 25.000 euro al mese, per quanto ovviamente molto dipende da quelli che sono i datori di lavoro nonché gli ambiti in cui si è chiamati a lavorare.
Diciamo comunque che anche quando lo stipendio è più basso siamo comunque nell’ordine di minimo 3.000-4.000 euro al mese, ragion per cui questa oggi la potremmo definire come una delle professioni dalle migliori opportunità di guadagno, per quanto il fatto che ci sia da così poco non ci rende ancora possibile un’analisi più precisa.
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