L’incontro di ieri per lo sblocco degli stipendi delle forze dell’ordine si è concluso con una fumata bianca. I 900 milioni ci sono, restano soltanto da definire i dettagli dell’operazione.
Nel 2015 torneranno a muoversi gli stipendi delle forze dell’ordine e delle forze armate. Totale pratica: 900 milioni di euro, trovati tra il Ministero della difesa e quello delle Finanze.
In pratica è questo il risultato dell’incontro avvenuto nella giornata di ieri tra il sottosegretario Lotti ed i ministri Angelino Alfano, Roberta Pinotti e Pier Carlo Padoan. I Ministri sono adesso a lavoro per confermare la presenza dei 900 milioni necessari e decidere lo strumento normativo più adatto e veloce per risolvere la situazione. Manca ancora la notizia ufficiale, ma sembra che la tensione tra governo e forze dell’ordine per il blocco degli stipendi, stia imboccando la strada della risoluzione.
Blocco stipendi e polemiche
Al problema del blocco degli stipendi il Ministro Alfano e Pinotti hanno lavorato per mesi finché il Ministro Madìa ha annunciato la mancanza di risorse: "i contratti resteranno fermi anche nel 2015" ha sentenziato il 3 settembre.
Sindacati e forse di polizia sono subito scese sul piede di guerra minacciando uno sciopero che, precisano oggi i sindacati, avrebbe riguardato soltanto forestali e vigili del fuoco. I sindacati comunque prima di festeggiare aspettano la notizia ufficiale, ma intanto Felice Romano, segretario del Siulp, precisa che "lo sblocco è la restituzione di soldi che ci spettavano e premia la meritocrazia, la maggiore produttività e la professionalità degli uomini e delle donne in uniforme".
Risorse necessarie
Già qualche giorno fa Angelino Alfano aveva annunciato che il governo stava cercando una via d’uscita per lo sblocco degli stipendi delle forze dell’ordine. Apertura ribadita all’indomani anche dal premier Renzi.
Il problema restano le risorse, come sempre d’altronde. In linea di massima, dopo l’incontro di ieri, la copertura economica per lo sblocco degli stipendi delle forze dell’ordine sono state trovate. Adesso restano da definire gli ultimi dettagli e dare una forma normativa al provvedimento. Circa 430 milioni di euro sono stati racimolati spulciando i bilanci del Ministero dell’Interno e della Difesa, mentre poco più di 500 milioni sarebbero stati recuperati da Padoan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA