La Francia deve attuare i tagli di bilancio promessi se vuole evitare un ulteriore declassamento del rating del credito, ha detto ieri il capo analista di Standard & Poor per la Francia.
S&P, che ha privato la Francia del suo ambito rating AAA nel gennaio 2012, potrà confermare l’attuale rating AA se il debito pubblico sembrerà destinato a stabilizzarsi, ma l’analista Marko Mrsnik dice che resta da vedere se la Francia riuscirà a far sì che questo accada nel 2015.
Previsioni
"Ci aspettiamo una lieve recessione quest’anno e una lenta ripresa in seguito", ha detto Mrsnik.
L’agenzia di rating prevede che l’economia si contrarrà dello 0,2 per cento quest’anno e crescerà dello 0,6 per cento il prossimo anno.
S&P si aspetta che la Francia ridurrà il suo deficit di bilancio al 3,3% il prossimo anno dal 3,8% di quest’anno, visione questa leggermente più pessimista rispetto al governo, ma più ottimista rispetto alle proiezioni della Commissione europea.
Downgrade?
Con queste previsioni, uno dei principali fattori che potrebbero scatenare un downgrade si verificherebbe se "le prospettive di crescita economica si deterioreranno ulteriormente o se l’economia sarà minacciata da continue rigidità del mercato del lavoro e dei servizi", ha detto Mrsnik.
Altre cause possibili sarebbero un salto nel debito nazionale di oltre il 100% del PIL, da poco più del 90% dell’anno scorso, o un nuovo divampare della crisi della zona euro, che ha fatto risalire i costi di finanziamento francesi.
S&P ha detto che potrebbe cambiare l’outlook a stabile se le misure di riduzione del disavanzo faranno sì che il debito della Francia si stabilizzerà nei prossimi due o tre anni.
Sulla possibilità che la proposta della Commissione europea di estendere di due anni l’obiettivo di disavanzo di bilancio della Francia potrebbe in qualche modo influenzare il rating, Mrsnik ha detto che la sua agenzia prenderà in considerazione eventuali nuove politiche francesi.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: CNBC |
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