Spagna, è boom: disoccupazione ai minimi di 6 anni, nuovo governo in arrivo

Flavia Provenzani

27 Ottobre 2016 - 12:54

La disoccupazione in Spagna scende ai minimi di oltre 6 anni, il primo ministro Mariano Rajoy potrebbe formare un nuovo Governo in settimana.

Spagna, è boom: disoccupazione ai minimi di 6 anni, nuovo governo in arrivo

Mentre l’Italia è impegnata a rispondere a tono alle lettere dell’UE sulla Legge di Stabilità 2017, la Spagna trova un nuovo Governo e il tasso di disoccupazione scende ai minimi di oltre 6 anni.

La ripresa dell’occupazione in Spagna al momento è guidata dai posti di lavoro nel settore dei servizi e intanto il Primo Ministro ad interim Mariano Rajoy è sempre più vicino a formare un governo dopo una situazione di stallo politico durata ben 10 mesi.

Il tasso di disoccupazione è sceso al 18,9 per cento nel terzo trimestre 2016, come riportato dall’Istituto Nazionale di Statistica sul calendario economico di giovedì. Il risultato è in netta discesa dal 20 per cento del secondo trimestre e meglio delle attese degli analisti che prevedevano un leggero calo al 19,3 per cento. Il numero di spagnoli senza lavoro è sceso a 4,3 milioni in totale nel terzo trimestre rispetto al un record di 6 milioni di disoccupati segnato durante la crisi nel 2013.

I dati danno nuova forza a Rajoy, che si prepara ad entrare in carica questa settimana per la seconda volta dopo che il partito socialista, il secondo con più forza in Parlamento, ha lasciato cadere il veto che bloccava la sua offerta. Il 61enne dovrebbe essere nominato primo ministro dopo il voto di fiducia questo sabato, ponendo fine così alla situazione di stallo dell’assenza di governo durata 10 mesi.

Nel corso dell’ultimo anno, l’economia spagnola ha aggiunto 478.800 nuovi posti di lavoro, grazie alla ripresa dell’economia ed al boom del settore del turismo. I viaggiatori hanno preferito la Spagna ad altre destinazioni del Mediterraneo per i timori sulla sicurezza alimentati dagli attacchi terroristici. Il settore dei servizi ha aperto la strada alla la creazione di nuovi posti di lavoro, dando lavoro a 178.700 spagnoli, mentre il settore delle costruzioni e dell’industria ha rallentato le assunzioni insieme al settore dell’agricoltura.

Sebbene il tasso di disoccupazione della Spagna sia sceso ai minimi di 6 anni, rimane il secondo più alto in Europa secondo solo alla Grecia, e spesso l’aumento di occupazione si basa su contratti a breve termine che offrono poca sicurezza. Sul totale di posti di lavoro creati nel trimestre, circa 245.900 sono contratti a breve termine, mentre solo 29.100 sono contratti permanenti.

Rajoy è osannato come responsabile del rafforzamento dell’occupazione, ma i partiti dell’opposizione lo criticano per non fare abbastanza per promuovere un’occupazione di migliore qualità. L’amministrazione di Rajoy ha fatto dell’occupazione il centro della politica, promettendo di creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020.

I dati preliminari in pubblicazione venerdì dovrebbero mostrare una crescita per l’economia spagnola dello 0.7 per cento nel terzo trimestre secondo le previsioni degli analisti, in lieve calo rispetto al trimestre precedente dove il PIL ha segnato un +0,8 per cento. I prezzi al consumo armonizzati sono previsti in rialzo dello 0,3 per cento nel mese di ottobre rispetto all’anno precedente.

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