Spagna, Rajoy: Sanità nella morsa della privatizzazione.

Valentina Pennacchio

30 Novembre 2012 - 14:29

Spagna, Rajoy: Sanità nella morsa della privatizzazione.

Continua l’ondata di austerity nella Spagna di Rajoy. Ieri Ignacio Gonzalez, Presidente della Comunità autonoma di Madrid, ha chiarito alcuni aspetti della Finanziaria 2013, presentata circa un mese fa.

La sanità subirà un duro colpo, sotto la spinta della privatizzazione: 7,7% di tagli sulla spesa del 2012 (circa 1,4 miliardi di euro), mentre il 10% degli ambulatori della Asl (circa 226) e 6 ospedali della regione verranno messi sul mercato. L’obiettivo della manovra è, ovviamente, risparmiare, riducendo il costo annuo a paziente: dai 600 euro dell’assistenza sanitaria pubblica ai 411 di quella privata. Il risparmio complessivo sarà del 25%.

“Modello Alzira”

Il modello Alzira, dal nome del comune spagnolo della Comunità autonoma di Valencia, è un modello che nasce nel 1999 con il primo tentativo di privatizzare la sanità spagnola nella convinzione di aiutare e sanare il settore pubblico ricorrendo al sostegno di quello privato.

Un esperimento fallito, secondo degli accertamenti condotti, che, tuttavia, ritorna in auge a Madrid grazie alla volontà dei popolari e del suo Presidente, il premier Mariano Rajoy. Nello specifico, si tratta di un appalto dalla durata di circa 30 anni, per cui:
- si affida a un’impresa esterna la gestione, parziale o totale, delle cure sanitarie
- si ottiene un’annualità fissa per ogni fruitore, garantendo standard qualitativi elevati

Nel pacchetto austerity di Rajoy si prevede anche l’esclusione dalle cure sanitarie:
- per gli immigrati irregolari (tranne nei casi di emergenza o per minori e donne incinte);
- per i ragazzi maggiori di 26 anni non contribuenti.
Inoltre, i pensionati dovranno pagare il 10% del ticket sulle medicine.

Gli Indignados parlano di “mercificazione della salute degli spagnoli” e scendono in piazza con infermieri, associazioni a tutela della sanità pubblica, che denunciano che l’operazione di privatizzazione sarà anche più dispendiosa dell’attuale gestione, e medici che protestano: “Quando l’utile entra nel sistema produce una diminuzione della qualità assistenziale”.

Un duro affronto al welfare state che costerà caro al premier Rajoy, la cui gestione, secondo un sondaggio di El Mundo, è considerata “negativa o molto negativa” dal 65,2% degli spagnoli.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it