Dal World Economic Forum di Davos torna a parlare il finanziere statunitense George Soros che, dopo aver espresso la sua opinione in merito alla situazione economica dell’Italia, una crisi “indotta artificialmente”, ha riservato la sua attenzione ai mercati finanziari, di cui non abbiano ancora compreso l’operato, soprattutto “abbiamo introdotto strumenti sintetici” e inventato derivati quando “ancora non sapevamo l’effetto che avrebbero avuto”.
Dati beni durevoli USA
La seduta di Wall Street si apre sulla scia degli ottimi dati sugli ordini di beni durevoli, cresciuti a dicembre del 4,6%, una percentuale nettamente superiore alle aspettative del 2%. A questo dato macro di notevole rilievo si aggiunge il buon risultato per le attività manifatturiere di Chicago, il cui indice a dicembre è salito dello 0,7%.
Il Giappone alza le stime di crescita
Le Borse di Asia e Pacifico chiudono la seduta in modo contrastato: Shanghai (+2,4%), Seul (-0,36%) e Tokyo (- 0,94%). Su quest’ultima seduta incide la decisione del governo giapponese di alzare le stime di crescita del PIL dall’1,7% al 2,5% per il 2013-2014. “L’Abeconomia”, la politica economica del nuovo premier Shinzo Abe, continua così la lotta per uscire dalla deflazione perché “non possiamo continuare a spendere soldi pubblici all’infinito. Dobbiamo stabilire una strategia di crescita che permetta di aumentare gli investimenti privati e i consumi".
Europa
Le Borse europee chiudono contrastate con il Dax di Francoforte che lascia sul terreno lo 0,32% e l’Ibex di Madrid che cede lo 0,6%. Il Cac 40 di Parigi guadagna invece lo 0,07% e il Ftse 100 di Londra lo 0,16%.
Piazza Affari
Piazza Affari è regina d’Europa e chiude in rialzo con l’indice Ftse Mib a quota + 0,96% e l’All Share in salita dello 0,88%. Lo spread scende sotto i 250 punti. Secondo un dealer “i dati americani hanno contribuito a rafforzare il sentiment positivo sui mercati, dando una spinta ai listini".
Maglia rosa a A2a, grazie al deciso miglioramento delle prospettive per il margine operativo lordo 2012. Buona prova anche per il comparto bancario che, secondo un trader, rappresenta il “motore della borsa italiana”, anche se le Banche “sono per lo più sottovalutate e possono puntare a livelli decisamente superiori rispetto a quelli attuali”.
Sulla performance di Mediolanum incide la raccomandazione degli analisti di Deutsche Bank: buy con target price a 5,5 euro, rispetto ai 4,7 attuali. Anche Fiat Industrial si muove su un terreno positivo in attesa dei dati finali di bilancio 2012.
Maglia nera invece per Stmicroelectronics, anch’essa in attesa dei dati sui conti del 2012.
I rialzi
| Nome | A2a | Mediolanum | Banco Popolare | Ansaldo Sts | Fiat Industrial |
| Variabile | +5,90% | +4,26% | +3,24% | +2,79% | +2,69% |
I ribassi
| Nome | Stmicroelectronics | Autogrill | Prysmian | Buzzi Unicem | Lottomatica |
| Variabile | -1,33% | -0,87% | -0,80% | -0,54% | -0,49% |
© RIPRODUZIONE RISERVATA