La giornata odierna è stata caratterizzata dall’assemblea degli azionisti di MPS, che ha iniziato la seduta di Piazza Affari in rialzo del 3,94% proseguendo con un giusto sprint sino alla chiusura. Basterà questo a porre un freno agli allarmismi degli ultimi giorni (per approfondimenti leggi MPS: tutto ciò che i clienti devono sapere in 7 punti)? L’a.d. Fabrizio Viola ha asserito: “Entro i primi 15 giorni di febbraio contiamo di concludere il nostro lavoro di verifica, ci vuole un pò di prudenza”.
Occhi puntati anche sul World Economic Forum di Davos, dove pesano le parole di George Soros che ha dichiarato: “L’Italia non era un disastro, è diventata un disastro con l’austerity”. Il finanziere statunitense ha poi rincarato la dose:
“Quella dell’Italia è una crisi indotta artificialmente. La sua economia non è così malata, se si guarda ai fondamentali”.
Sullo stato di salute dell’economia italiana interviene anche Mario Draghi: “Vorrei vedere un taglio dei costi di governo, un calo delle tasse, una gestione di investimenti per le infrastrutture”. Tra le priorità del 2013 c’è sicuramente “il superamento della frammentazione che ancora rimane”, quindi nella “governance europea sarà un anno di concretizzazione delle scelte dell’anno scorso”, ad una condizione: insistere con riforme strutturali, competitività, export, mercato del lavoro e crescita.
Europa
In Europa l’indice IFO, che misura la fiducia delle imprese tedesche, ha battuto le attese degli analisti e generato un clima positivo tra i listini che chiudono in rialzo: Il Dax di Francoforte ha terminato con un rialzo dell’1,42%, il CAC40 a Parigi è salito dello 0,69%, il Ftse 100 di Londra dello 0,31% e l’IBEX di Madrid ha guadagnato lo 0,68%.
Piazza Affari
Nonostante il boom di MPS, Piazza Affari è debole e chiude in ribasso con l’indice Ftse Mib a quota -0,17% e l’All Share che perde lo 0,21%. Tuttavia, lo spread è sotto i 250 punti.
Brutta performance per Pirelli, maglia nera della chiusura, sulla scia della decisione degli analisti di Deutsche Bank di “bocciare” il titolo: da buy a hold. Stessa sorte per Saipem, dopo la decisione di Barclays di peggiorare il giudizio sul titolo: da overweight a equalweight.
MPS vola grazie all’assemblea di oggi in cui Gabriello Mancini, il presidente della Fondazione MPS, ha esortato il management a continuare sulla strada del risanamento. Nell’assemblea il colosso assicurativo francese Axa ha reso noto di detenere 3,26% di MPS. Bene anche STMicroelectronics per cui migliora il giudizio sul titolo grazie ad Exane che la eleva a outperform.
I rialzi
| Nome | Mps | Stmicroelectronics | Exor | Autogrill | Azimut Holding |
| Variazione | +11,36% | +3,97% | +2,91% | +1,65% | +1,60% |
I ribassi
| Nome | Pirelli | Saipem | Diasorin | Mediaset | Tenaris |
| Variazione | -3,30% | -2,69% | -1,52% | -1,26% | -1,25% |
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