Lo scandalo dei derivati che ha travolto il Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha innescato una crisi senza precedenti, che ha portato al crollo del titolo in Borsa, alle dimissioni di Giuseppe Mussari da presidente dell’Abi e all’accusa di Bankitalia circa il fatto che alcune operazioni messe in atto da Mps siano state celate all’Autorità di Vigilanza. Si parla di perdite oltre i 720 milioni di euro.
Oggi si terrà l’assemblea degli azionisti sulla scia delle dichiarazioni del nuovo Cda:
“Sereno e consapevole di aver avviato, attraverso il nuovo management, un percorso di discontinuità e profondo risanamento che porterà al pieno rilancio della banca”.
Questa mattina a Piazza Affari, che apre all’insegna del ribasso, il titolo è subito rimbalzato fino a far segnare un rialzo dell’14% intorno alle 13:30.
Basterà questo a tenere sotto controllo il generale allarmismo che si sta diffondendo tra i clienti Mps e che potrebbe generare fughe da parte dei correntisti? Il dubbio è martellante: e se Mps fallisse?
I timori dei clienti Mps
In generale i clienti possono stare tranquilli perché i loro risparmi vengono tutelati dallo Stato italiano per mezzo del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), a cui tutte le banche aderiscono obbligatoriamente.
Affrontiamo nello specifico tutti i dubbi che possono avere i clienti Mps. Ecco tutte le informaizoni che devono sapere in 7 voci:
- Conto corrente. In caso di fallimento di una Banca i proprietari di un conto corrente vengono rimborsati dal Fondo fino a 100.000 euro e nel giro di qualche settimana. In caso di conto cointestato la soglia sale a 200.000 euro, mentre per una pluralità di conti corrente il Fondo interviene tutelando ciascun conto. La garanzia del Fitd scatta anche per gli assegni circolari, i conti di deposito (anche vincolati) e i certificati di deposito nominativi (non quelli al portatore);
- Obbligazioni. La questione per le obbligazioni si fa più complessa perché di fatto non esiste alcuna garanzia. Attraverso l’obbligazione, chi l’ha sottoscritta diventa creditore della Banca. Se questa si trova in difficoltà, il prezzo di un’obbligazione quotata si abbassa sotto la parità e in caso di vendita il cliente non rientrerebbe del capitale investito. Un’eccezione sono le obbligazioni emesse dalle Banche di Credito Cooperativo (Bcc) che dal 2004 prevedono un Fondo di tutela;
- Azioni. Chi sottoscrive un’azione di una società quotata in Borsa ne diventa comproprietario (in misura proporzionale alla quota di azioni possedute), partecipando al rischio connesso all’attività dell’impresa e non avendo alcuna garanzia rispetto al capitale investito;
- Risparmio gestito. La garanzia dei clienti che hanno sottoscritto fondi pensioni, fondi comuni, fondi indicizzati (Etf) o altri strumenti forniti dall’istituto di credito è assicurata da una banca depositaria, presso cui si trova il suo capitale, che si occupa di custodire e gestire il patrimonio del fondo, protetto dall’eventuale fallimento della Banca;
- Derivati. Coloro che hanno sottoscritto un derivato possono trovarsi di fronte ad una duplice situazione. Il fallimento della Banca ricade sul cliente nel caso in cui la Banca non abbia messo a garanzia alcun asset, viceversa, qualora la Banca abbia accantonato asset come collaterali, questo è l’ammontare del patrimonio aggredibile dai creditori nell’ipotesi di insolvenza dell’istituto;
- Certificates. I certificates sono assimilabili a contratti derivati e dunque non hanno sempre una garanzia dal momento che possono non avere un asset aggredibile (collaterale a garanzia) in caso di fallimento. Una specifica: gli Etc, che investono in commodities, potrebbero avere un collaterale, mentre gli Etn, che investono in notes, li hanno sempre;
- Pronti contro termine. I contratti pronto contro termine si traducono in una cessione da parte della Banca di titoli ad un cliente e nell’impegno della stessa a riacquistarli ad un prezzo superiore in un certo termine di tempo. In sintesi il cliente presta denaro e la Banca titoli. Con i contratti pronti contro termine il cliente non è soggetto ad alcuna criticità, sia perché ineriscono ad un lasso di tempo ristretto, sia perché ogni problematica ricade sulla Banca.
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