Sondaggi politici sul referendum: pubblicate le rivelazioni top secret di Doxa. Il 4 dicembre 2016 vincerà il Sì o il No?
Sondaggi politici referendum: cosa voteranno gli italiani il 4 dicembre 2016?
In questi giorni ci sono diversi sondaggi politici sul referendum costituzionale e tutti sembrano concordare sul fatto che, almeno per il momento, il No è in vantaggio sul Sì.
Secondo la maggior parte dei sondaggi sul referendum, però, l’affluenza il 4 dicembre non sarà molto alta, poiché quasi la metà degli italiani non andrà alle urne per esprimere il proprio voto sulla riforma costituzionale Boschi-Renzi.
Nelle ultime ore però sono stati pubblicati dei sondaggi politici segreti che non concordano con questo dato. Si tratta dei sondaggi sul referendum costituzionale condotti dall’Istituto Doxa che in questi giorni stanno circolando nei palazzi politici ed economici. I sondaggi politici Doxa, pubblicati dalla redazione di Formiche.net e riportati da Il Fatto Quotidiano, sono utili per fare il punto della situazione sul risultato probabile del referendum costituzionale.
Questa settimana, però, ci sono stati anche i sondaggi politici di Emg Acqua, dove oltre alle intenzioni di voto sul referendum costituzionale sono state analizzate anche quelle sulle prossime elezioni politiche. Prima però vediamo nel dettaglio quanto è emerso dai sondaggi “segreti” Doxa sul referendum costituzionale.
Sondaggi referendum: le rivelazioni segrete di Doxa
Formiche.net ha diffuso dei sondaggi Doxa che fino a oggi erano circolati solamente nei palazzi politici italiani. Anche secondo queste rivelazioni il No è avanti sul Sì, ma rispetto ai sondaggi politici condotti dagli altri istituti non c’è concordanza sul dato degli astenuti.
Infatti, mentre per Emg Acqua al referendum andrà a votare meno del 60% degli italiani, per Doxa questa percentuale sale al 90%.
Per il sondaggio Doxa, se si votasse oggi per il referendum vincerebbe il No con il 54% dei voti. Se invece nel dato dovessimo comprendere anche indecisi ed astenuti si scorporerebbe così:
- No: 36%;
- Si: 30,5%;
- Indecisi: 24%;
- Astenuti: 4%;
- “Non So”: 6%.
Sondaggi referendum Emg Acqua e intenzioni di voto M5S, PD e Centrodestra
Sondaggi politici, referendum costituzionale 2016: per Emg Acqua il Sì per la seconda settimana consecutiva è in crescita e si avvicina nuovamente al No.
Fino a qualche settimana fa sembrava che il risultato del referendum costituzionale fosse ormai deciso. Nei sondaggi politici, infatti, il No continuava a crescere mentre il Sì arrancava allontanandosi sempre di più.
Tuttavia, come abbiamo visto negli ultimi sondaggi politici, la partita è ancora aperta e le rilevazioni di Emg Acqua lo confermano. Infatti, nei sondaggi politici condotti da Emg Acqua per il TG La7, il Sì è cresciuto più del No e di conseguenza lo svantaggio si è ridotto ulteriormente.
Inoltre, se consideriamo che circa il 60% degli italiani, diviso tra astenuti e indecisi, non è ancora schierato per il Sì o per il No, il risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre non è per nulla scontato.
Nei sondaggi politici elettorali sono state analizzate anche le intenzioni di voto degli italiani su Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Centrodestra.
È interessante analizzare che nonostante il Sì sia in crescita il Partito Democratico è calato leggermente rispetto agli ultimi sondaggi e adesso deve guardarsi le spalle dal Movimento 5 Stelle. Quindi, Renzi può tornare a sperare in vista del referendum costituzionale ma deve cominciare a preoccuparsi per le prossime elezioni politiche. Se si votasse oggi, infatti, il Movimento 5 Stelle andrebbe al Governo e grazie al premio di maggioranza previsto dall’Italicum avrebbe una buona base parlamentare per governare.
Renzi comunque dovrà affrontare un problema per volta, quindi adesso deve concentrarsi nella campagna elettorale per il Sì al referendum. Il testo della riforma costituzionale verrà approvato? Facciamo chiarezza analizzando i sondaggi politici Emg Acqua per il TG La7.
Sondaggi politici referendum costituzionale 2016: Sì in crescita, ridotto lo svantaggio con il No
Anche questa settimana il Sì ha guadagnato molti consensi. Nel dettaglio, il fronte degli indecisi si è ridotto dell’1,2% e tra questi lo 0,3% ha scelto di votare No, mentre il restante 0,9% è favorevole alla riforma della Costituzione.
Al momento la distanza tra i due schieramenti è del 4%; non è poco ma se il Sì manterrà lo stesso trend di crescita nelle prossime settimane potrebbe recuperare lo svantaggio prima del referendum del 4 dicembre.
Nei sondaggi politici è stato rilevato anche un calo degli astenuti, che comunque sono quasi la maggioranza degli italiani: il 43,8%. Vi ricordiamo però che trattandosi di un referendum su una riforma costituzionale non bisogna raggiungere nessun quorum affinché il risultato sia valido.
Sondaggi politici elettorali: Partito Democratico in calo, M5S si avvicina
Nelle prossime settimane potremo assistere ad un nuovo sorpasso del Movimento 5 Stelle ai danni del Partito Democratico. Infatti, nei sondaggi politici elettorali di Emg Acqua, in cui sono state rilevate le intenzioni di voto degli italiani, il Partito Democratico ha perso diversi consensi.
Nel dettaglio, con un Centrodestra unito il PD è ancora la prima forza politica del Paese (31,1%) ma in virtù di un calo dello 0,5% deve cominciare a guardarsi le spalle dal Movimento 5 Stelle. I grillini, infatti, sono saliti del +0,6% portandosi a ridosso del partito guidato da Matteo Renzi.
Anche il Centrodestra è salito leggermente (+0,4%) ma è ancora distante da PD e Movimento 5 Stelle. Inoltre, così come accade ormai da diversi mesi, il Centrodestra non avrebbe speranze di vittoria né in un eventuale ballottaggio con il PD, né in quello con il M5S.
Tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, invece, il ballottaggio vedrebbe trionfare quest’ultimo, quindi per i pentastellati si tratterebbe della prima grande opportunità per guidare il Paese.
Se si votasse con un Centrodestra diviso la situazione non cambierebbe. Al ballottaggio, infatti, andrebbero sempre il Partito Democratico con il Movimento 5 Stelle poiché la Lega Nord (+0,2%) e Forza Italia (-0,6%) sono troppo distanti per insidiare le due forze politiche.
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