Social network, in arrivo il Facebook anti-terrorismo

Fabrizio Corgnati

2 Luglio 2014 - 11:59

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Ogni ricercato avrà una sua pagina del profilo che conterrà tutte le sue informazioni: così le forze armate e i servizi segreti americani potranno studiarli meglio

Social network, in arrivo il Facebook anti-terrorismo

Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest... Al giorno d’oggi esistono social media per tutti i gusti, in grado di soddisfare qualsiasi tipo di passione e di pubblico. Ma non è finita: presto, infatti, nascerà un social network pensato addirittura per combattere il terrorismo.

A svilupparlo sarà Modus Operandi, una società d’intelligence della Florida, che già in passato era salita agli onori della cronaca per aver creato una Wikipedia dedicata ai ricercati. Il suo nuovo progetto prevede infatti la creazione di un database che consentirà alle forze armate americane di tenere traccia dei sospetti terroristi.

Ma il bello è che il sito funzionerà in modo del tutto simile a Facebook, anche se in questo caso ad aggiornare le pagine del profilo non saranno ovviamente i presunti terroristi, bensì gli analisti dei servizi segreti americani. Ogni pagina conterrà informazioni dettagliate che riguarderanno ogni singolo ricercato.

Dall’11 settembre in poi, le forze armate hanno modificato in maniera sostanziale le modalità di funzionamento della loro intelligence, utilizzando anche le nuove opportunità offerte dalla tecnologia per evitare che le potenziali minacce passino inosservate. E Modus Operandi è un’azienda specializzata proprio nel creare tecnologie per la gestione dei dati che aiutino il personale militare a ricercare tutti i potenziali pericoli. Tra i loro clienti si annoverano l’esercito, la marina e l’aviazione statunitensi.

Il progetto è stato svelato al sito americano VentureBeat dal direttore scientifico di Modus Operandi, Eric Little. L’idea che muove questa piattaforma è quella di rivolgersi ad un pubblico di nuova generazione, cresciuto nell’epoca degli aggiornamenti di stato. «Un analista di intelligence nel mondo dei servizi militari è una persona normalmente molto giovane, ma con poche esperienze tecnologiche», ha spiegato Little.

In altre parole, l’obiettivo della società è quello di trovare un modo che consenta di presentare una grande quantità di dati e sia allo stesso tempo anche semplice da analizzare. «A volte ci troviamo di fronte a fogli di calcolo con duecento colonne e decine di migliaia di righe», prosegue il responsabile. E se si pensa alle migliaia di fogli di calcolo a disposizione dei militari, ricercare un’informazione all’interno dei documenti può spesso diventare davvero una missione impossibile.

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