Sky chiude diversi canali dal 1° ottobre: addio a tante reti Disney, Fox e non solo. Ecco la lista completa e quali canali sono destinata a sparire dall’offerta Sky.
Sky dice addio a diversi canali dal 1 ottobre: vengono eliminati dal palinsesto cinque canali, che spariranno dall’offerta Sky Family e comporteranno una nuova riorganizzazione non solo dell’offerta payTv ma anche della numerazione.
Sky spegne diversi canali e la ragione potrebbe essere Disney+, la nuova piattaforma streaming in arrivo dal prossimo anno. I canali a cui gli abbonati dovranno dire addio appartengono infatti al pacchetto Fox, Disney e National Geographic (tutte proprietà del colosso di Mickey Mouse).
Gli abbonati a Sky dovranno salutare queste reti da ottobre e per alcuni potrebbe quasi essere una sorpresa, data l’assenza di un vero e proprio annuncio da parte della piattaforma leader della TV a pagamento.
Sky cancella 5 canali Fox, Disney e National Geographic
Il debutto di Disney+ si avvicina e molti dei contenuti precedentemente concessi dalla piattaforma potrebbero presto essere costretti a un esilio forzato e confluire solo ed esclusivamente sul nuovo servizio a pagamento.
Come Netflix o Amazon Prime, anche Sky sembra essere coinvolta dala mossa Disney che sembra essere destinata a cambiare le regole del mercato così come le conosciamo.
Tra i canali che non vedremo più su Sky dal 1 ottobre abbiamo:
- Fox Animation,
- Fox Comedy,
- National Geographic People,
- Disney XD,
- Disney in English.
Nel suo comunicato Sky sottolinea come le altri reti resteranno ancora visibili ancora, sebbene la morsa dei diritti in scadenza si va stringendo intorno ai palinsesti pay. Per ora vedremo ancora canali come Fox, Fox Life, Fox Crime, Disney Channel, Disney Junior, National Geographic, NatGeo Wild ma anche queste reti potrebbero presto essere costrette all’abbandono forzato per permettere ai contenuti trasmessi di confluire in esclusiva in Disney+.
I primi effetti del terremoto Disney iniziano a farsi sentire: la situazione è destinata ad evolversi da qui ai primi mesi del 2020 quando il servizio arriverà anche in Italia.
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