Semestrale Eni: produzione fa +0,5%, rosso di 1,24 miliardi

Simone Micocci

29 Luglio 2016 - 11:11

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Eni: dopo la pubblicazione dei dati della prima semestrale, l’AD Claudio Descalzi ha dichiarato che confermerà la sua proposta al CDA per un acconto dividendo pari a 0,40€ per azione.

Semestrale Eni: produzione fa +0,5%, rosso di 1,24 miliardi

Semestrale Eni: risultati soddisfacenti per la produzione di idrocarburi, che supera le attese.

Eni ha pubblicato i dati relativi al primo semestre del 2016 e attraverso un comunicato l’AD Claudio Descalzi ha manifestato tutta la sua soddisfazione per i risultati ottenuti dall’azienda e specialmente per i primi segnali di ripresa conseguiti in un mercato ancora debole.

Nel dettaglio, secondo Descalzi, i risultati della prima semestrale di Eni confermano che i progetti di sviluppo mantengono le previsioni di tempo e di costo e permetteranno all’azienda di raggiungere un incremento produttivo di oltre il 5% nel 2017. Nel dettaglio, la produzione di Eni nel primo semestre del 2016 è stata di 1,734 milioni di barili al giorno, con un incremento pari allo 0,5%.

Infine, Descalzi ha commentato dicendo che Eni mantiene una struttura patrimoniale “molto solida, fondata sull’autofinanziamento degli investimenti ad un prezzo Brent di 50$/barile”. Per questo motivo l’ad di ENI ha concluso dichiarando che confermerà la sua proposta al CDA per un acconto dividendo pari a 0,40€ per azione.

Semestrale Eni: tutti i dati

L’Eni ha chiuso primo semestre con una perdita netta complessiva pari a 1,24 miliardi di euro, mentre nello stesso periodo dello scorso anno l’utile era di 735 milioni.

Nel primo semestre del 2016, Eni ha registrato un utile operativo adjusted di 0,77 miliardi di euro. Nel secondo trimestre, invece, è stato di 0,19 miliardi.

L’operativo adjusted quindi ha registrato una riduzione del 75%, ma bisogna considerare che su questo risultato influisce sia la debolezza del prezzo del petrolio e del gas in Italia, che l’impatto del fermo per l’impianto in Val D’Agri.

Nel complesso, il fermo in Val D’Agri ha pesato per 0,5 miliardi, parzialmente recuperati da una crescita produttiva in altre e aree e dalla riduzione della base costi, che ad esempio nel settore E&P è stata di 1 miliardo.

Al 30 giugno 2016, l’indebitamento finanziario netto è del 13,81 miliardi, in calo di 3,06 miliardi rispetto al 2015. Questa riduzione è merito di tre diversi fattori:

  • closing dell’operazione Saipem con il rimporso dei crediti finanziari intercompany di 5,8 miliardi;
  • incasso della cessione della partecipazione del 12,503% a CDP Equity SpA per 0,46 miliardi.

Tra gli altri dati rilevanti della prima semestrale Eni ci sono:

  • flusso di cassa netto da attività operativa, pari a 3,1 miliardi;
  • incassi da dismissioni di 0,95 miliardi;
  • risultato netto adjusted negativo per 0,27 miliardi;
  • risultato netto complessivo negativo per 1,24 miliardi.

Semestrale Eni: riorganizzazione societaria

Nel comunicato dell’Eni è stata data comunicazione di alcuni interventi approvati nel corso del CDA. Nel dettaglio, a partire da settembre verranno attuati alcuni interventi sulla macro-struttura organizzativa della società, come ad esempio:

  • la funzione del Risk Management Integrato passerà alle dipendenze dell’Amministratore Delegato;
  • nascerà la Direzione Integrity Compliance, a cui verrà affidata la responsabilità di presidiare le materie di compliance legale. Quest’organo sarà posto alle dipendenze del CFO.

Queste manovre si collocano in un piano di trasformazione completo che verrà realizzato entro dicembre 2016, quando la struttura responsabile della compliance verrà posta alle dipendenze dell’Amministratore Delegato di Eni.

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