Sea Watch3, udienza di convalida per Carola Rackete

Elisabetta Scuncio Carnevale

01/07/2019

01/07/2019 - 22:37

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Caso Sea Watch3, l’ordinanza sarà emessa martedì. Intanto la capitana Carola Rackete resta ai domiciliari

Sea Watch3, udienza di convalida per Carola Rackete

Si è svolta oggi, davanti al gip Alessandra Vella, l’udienza di convalida dell’arresto del comandante della Sea Watch3 Carola Rackete. La sessione, durata circa tre ore, è avvenuta in un “clima sereno e di collaborazione”, come hanno fatto sapere i presenti. Nell’Aula 9 al secondo piano del tribunale di Agrigento, Carola ha risposto a tutte le domande del magistrato.

L’ordinanza sarà emessa nelle prossime ore, intanto la 31enne tedesca resta agli arresti domiciliari in città. I reati contestati alla donna sono disobbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate.

Sea Watch3, per il procuratore non c’era necessità di forzare il blocco

“Non è stata un’azione necessitata. Non c’era uno stato di necessità poiché la Sea Watch aveva ricevuto, nei giorni precedenti, assistenza medica ed era in continuo contatto con le autorità militari per ogni tipo di assistenza”.

Per il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, l’ingresso in porto, forzando un bocco della Guardia di Finanza, non era necessario. Lo ha detto lo stesso Patronaggio nel corso di una breve conferenza stampa, al termine dell’udienza.

Per quanto riguarda l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina si procede separatamente ed è stato aperto un secondo fascicolo. Il procuratore ha spiegato che bisognerà fare ulteriori verifiche per valutare se i porti libici sono sicuri e se l’azione di salvataggio, effettuata nelle acque nei pressi della costa africana, fosse davvero necessaria.

“Andremo a verificare le concrete modalità del salvataggio, se vi sono stati contatti tra i trafficanti di esseri umani e la Sea Watch, se il contatto è avvenuto in modo fortuito o ricercato.”

A margine dell’interrogatorio, è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini che si è detto pronto ad espellere Carola Rackete. Per Salvini il messaggio del Pm è “chiarissimo. Rackete merita il carcere”.

“Dalla giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto. in ogni caso, siamo comunque pronti ad espellere la ricca fuorilegge tedesca.”

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