La Spagna e la Francia si oppongono fermamente al rientro della Scozia nell’Unione Europea. Ecco quali sono i motivi e le reazioni dei paesi in gioco.
Spagna e Francia contro la Scozia: è questa un’altra delle conseguenze politiche causate dalla Brexit.
Entrambi i paesi sono contrari al rientro della Scozia nell’Unione Europea e quindi alla sua secessione dal Regno Unito.
Mariano Rajoy, primo ministro di Spagna, si è detto profondamente contrario all’ipotesi che la Scozia lasci il Regno Unito e torni all’interno dell’Unione Europea.
Dello stesso avviso anche il presidente di Francia, Francois Hollande, il quale ha sbarrato le porte a qualsiasi possibilità di accordo con la Scozia.
Nicola Sturgeon, prima ministra scozzese ha reagito affermando di non essere sorpresa, soprattutto dalle parole di Rajoy.
In questi giorni la Sturgeon è volata a Bruxelles per una serie di incontri con i funzionari dell’Unione Europea tra cui Junker, il tutto dopo essersi impegnata vigorosamente a proteggere gli interessi della Scozia dopo la Brexit della settimana scorsa.
All’esito del referendum, la prima ministra aveva immediatamente caldeggiato l’ipotesi di una nuova consultazione popolare per l’indipendenza del paese dal Regno Unito.
La Sturgeon ha recentemente ribadito che tutte le ipotesi per mantenere il paese all’interno del mercato unico europeo saranno dettagliatamente studiate.
La possibilità di qualsiasi accordo per la Scozia dipenderà dall’appoggio che essa otterrà da parte degli altri membri dell’Unione Europea, appoggio che ora sembra mancare soprattutto dalla Spagna e dalla Francia.
Sturgeon determinata a trovare un modo per restare. Junker: non interferiamo
La Sturgeon sembra essere fortemente motivata a far rimanere il paese nell’Unione Europea.
“Se c’è un modo per rimanere all’interno dell’UE sono determinata a trovarlo”,
ha affermato.
La sua preoccupazione riguarda soprattutto il pericolo di non essere presa in considerazione durante le trattative per la Brexit.
“Il mio obiettivo adesso è assicurarmi che, quando inizieranno i negoziati, tutte le opzioni saranno vagliate. Non voglio sottovalutare le sfide di questo obiettivo ma ora ho riscontrato la volontà di ascoltare”.
Così si è espressa dopo gli incontri di Bruxelles.
Prima del loro meeting, Junker si era dimostrato totalmente aperto all’ascolto della Sturgeon, ma aveva contemporaneamente sottolineato la volontà di non interferire “in qualcosa che non è né un nostro dovere né un nostro compito”.
Indipendenza Scozia: Spagna dice no
Rajoy, nuovamente primo ministro dopo le deludenti elezioni spagnole del 26 giugno, ha affermato di voler essere molto chiaro in merito alla questione Scozia.
“Non ha la competenza per negoziare con l’Unione Europea” ha affermato.
“La Spagna si oppone ad ogni tipo di negoziato fatto da qualcuno che non sia il governo del Regno Unito. Sono estremamente contrario all’ipotesi e credo che tutti lo siano. Se il Regno Unito lascia, la Scozia lascia”,
ha aggiunto.
Perché la Spagna non vuole la Scozia: incubo Catalogna
La Spagna è stata una delle voci che più si sono opposte al referendum per l’indipendenza scozzese del 2014 e le sue posizioni in merito sembrano essere legate soprattutto al problema della Catalogna e dei Paesi Baschi che stanno cercando, da molto tempo ormai, di rendersi indipendenti.
La paura della Spagna è quindi di andare a legittimare - con il rientro della Scozia nell’UE - la loro secessione.
Hollande su rientro Scozia: negoziati con l’intero Regno Unito
Quando al presidente francese Hollande è stato chiesto di esprimersi in merito alla volontà della Scozia di tornare nell’Unione Europea, egli ha seguito più o meno la stessa linea politica di Rajoy dimostrandosi contrario a questa eventualità.
Ha affermato infatti che nessun accordo ufficiale può essere sottoscritto con il paese finché il Regno Unito esiste e finché la Scozia non si rende uno stato indipendente.
Per ora dunque, porte sbarrate da Francia e Spagna alla Scozia e alla sua volontà di rientrare a far parte dell’Unione Europea.
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