Sconti Rc auto, come risparmiare grazie al decreto Destinazione Italia

Valentina Brazioli

27 Dicembre 2013 - 16:16

Sconti Rc auto, a venire incontro agli automobilisti italiani stavolta è il decreto Destinazione Italia, che contiene misure volte ad alleggerire il prezzo dell’assicurazione sulle automobili. Vediamo insieme come funziona e, soprattutto, se si risparmierà veramente.

Sconti Rc auto, come risparmiare grazie al decreto Destinazione Italia

Sconti Rc auto, questa potrebbe essere la volta buona. La vigilia di Natale è entrato, infatti, ufficialmente in vigore il decreto Destinazione Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 dicembre, che prevede al suo interno anche specifiche norme pensate appositamente per rendere più leggere le tariffe Rc auto a carico degli automobilisti. Tuttavia, anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, perché, se da parte del legislatore c’è l’apprezzabile tentativo di abbattere il prezzo dei premi assicurativi sulle autovetture, il successo dell’operazione dipenderà, comunque, dall’effettiva volontà delle compagnie assicurative di applicare determinate misure.

Le misure previste dal decreto Destinazione Italia

La novità più interessante, al momento, è lo sconto del 7 per cento concesso agli automobilisti qualora accettino di installare nella propria vettura una “scatola nera” o strumento equivalente. Una misura, tuttavia, non esente da qualche perplessità, soprattutto relativa agli effettivi (e tutt’ora ignoti) costi di installazione del suddetto dispositivo. Per tutelare gli automobilisti, comunque, in caso di mancato sconto, alla compagnia assicurativa verrà inflitta una multa direttamente dall’Istituto Vigilanza delle Assicurazioni (Ivass) che andrà dai 5 mila fino ai 40 mila euro, oltre alla riduzione automatica del premio assicurativo a carico dell’automobilista. Ma non finisce qui: ulteriori sconti del 5 per cento sono previsti se l’assicurato accetta il risarcimento del danno “in forma specifica”(quindi con la riparazione del danno e non attraverso una somma di denaro) e del 4 per cento se l`assicurazione prevede nel contratto il divieto di cessione a terzi del diritto del risarcimento dei danni. Uno sconto del 7 per cento, inoltre, è previsto anche se l’assicurato accetta cure mediche fornite da professionisti convenzionati.

Tutte misure potenzialmente in grado di alleviare i costi assicurativi a carico dei già tartassati automobilisti italiani, quindi, ma la domanda che da settimane agita il settore dell’auto è sempre quella: ci sarà la volontà, da parte delle compagnie assicurative, di rendere effettivi determinati sconti, applicandoli concretamente e fornendo agli automobilisti tutte le informazioni necessarie per usufruirne? In merito c’è più di un dubbio, emerso anche dal blog tematico “Strade sicure” del Sole 24 ore, che sottolinea come i dispositivi contenuti nel Destinazione Italia siano insufficienti a contrastare il caro-polizze Rc auto, soprattutto se gli sconti promessi verranno applicati su tariffe già aumentate nel frattempo.

Ania: no agli sconti obbligatori

La volontà delle imprese assicuratrici è, infatti, il vero nodo gordiano di questi tanto celebrati sconti. Sulla loro non obbligatorietà, infatti, l’Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) è stata a dir poco perentoria, sottolineando, con un comunicato stampa diffuso lo scorso 13 dicembre:

Laddove fosse verificata l’introduzione di misure impositive in materia di obbligo di offerta di prodotti o di sconti predefiniti in maniera tale da ledere il principio europeo della libertà tariffaria, queste misure incontrerebbero la nostra opposizione.

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