Sciopero metro Atac Roma, quali sono i veri motivi della protesta? La lettera di un macchinista

Stefania Manservigi

10 Luglio 2015 - 10:08

Continua a Roma lo sciopero bianco da parte dei dipendenti Atac, che sta creando forti disagi soprattutto agli utenti che devono muoversi con la metro. Dal badge al taglio di 400 euro in busta paga, sono tanti i motivi che sono stati indicati come cause scatenanti dello sciopero. Ma qual è il vero motivo? Una lettera di un macchinista prova a fare luce sulla situazione.

Sciopero metro Atac Roma, quali sono i veri motivi della protesta? La lettera di un macchinista

Continua lo sciopero bianco dei dipendenti Atac che sta provocando non pochi disagi alla circolazione, soprattutto a quegli utenti che devono spostarsi con la metro.
Anche oggi il sito dell’Atac, che aggiorna in tempo reale la situazione del trasporto pubblico capitolino, indica che ci sono lievi ritardi sulle linee A e B della metropolitana.
La situazione che da giorni sta paralizzando la capitale ha creato molta confusione sulle responsabilità dello sciopero bianco. Dall’introduzione del badge alla riduzione dello stipendio in busta paga di 400 euro, sono molti i motivi che sono stati addotti come cause scatenanti di questa protesta che sta facendo pagare un conto salato soprattutto ai cittadini e ai turisti.
Ma qual è il vero motivo dello sciopero bianco messo in atto dai dipendenti Atac?

Sciopero bianco Atac: la lettera del macchinista
Una risposta univoca al quesito che tutti i cittadini romani si pongono negli ultimi giorni forse non esiste, ma una lettera scritta da un macchinista prova a fare un po’ di luce sulla vicenda.
La lettera è stata pubblicata in forma anonima sulla pagina Facebook di Micaela Quintavalle, leader del sindacato Cambiamenti M410.
Questo il suo contenuto:

"Ogni giorno quando un conducente o un macchinista prende servizio è tenuto a controllare che i mezzi siano in uno stato efficiente e idonei a fare il servizio richiesto. Ogni giorno la maggior parte dei mezzi sono affetti da avarie più o meno gravi che ne possono pregiudicare l’efficienza e la sicurezza, per chi sta dentro e per chi sta fuori. Quando il dipendente decide di uscire con un mezzo non idoneo al servizio si sta prendendo la responsabilità civile e “penale” della sua scelta. Se il conducente esce senza aria condizionata e l’utente si sente male, la responsabilità è del conducente. Dovete anche sapere che il 40% del servizio “ordinario” del trasporto pubblico romano è fatto attingendo agli “straordinari” dei dipendenti."

E ancora:

"La giunta in accordo con l’azienda ha deciso in maniera unilaterale di eliminare tutte le indennità dal 1962 ad oggi (53 anni), indennità che sono state frutto di lotte sindacali con sindacati che allora esistevano e che non erano collusi con la dirigenza. Il taglio di queste indennità su uno stipendio medio di 1400€ circa sono pari ai 300/400€ in meno in busta paga. Questo vuol dire mettere in crisi intere famiglie che magari vivono di un solo stipendio.
Noi siamo d’accordo con una revisione delle condizioni di lavoro, non ci spaventa il badge elettronico (come dice il caro sindaco) o le 3 ore in più se servono per risanare la situazione, ma è pur vero che si sta attingendo sempre dalle stesse fonti, quelle più ai margini, mentre i dirigenti continuano a percepire stipendi da capogiro!"

Sciopero bianco Atac, Questura di Roma apre fascicolo
Intanto la Questura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sui disservizi che si sono verificati nei giorni scorsi sulle linee A e B della metropolitana.
Gli investigatori ritengono che a carico dei responsabili dei disagi sussistano anche gli estremi del reato di interruzione di pubblico servizio, per questo hanno inoltrato un’informativa all’Autorità Giudiziaria.

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