Salvini: la Giunta per le immunità del Senato dice no al processo. Il M5S vota compatto

Alessandro Cipolla

19 Febbraio 2019 - 16:45

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Grazie al voto in blocco dei 5 Stelle, la Giunta per le immunità del Senato ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti. Ora il voto a Palazzo Madama.

Salvini: la Giunta per le immunità del Senato dice no al processo. Il M5S vota compatto

Dopo il voto su Rousseau espresso dai propri iscritti, in Giunta per le immunità del Senato il Movimento 5 Stelle si è schierato in blocco contro l’autorizzazione a procedere richiesta dal Tribunale dei Ministri di Catania nei confronti di Matteo Salvini.

Con 16 voti contro e 6 a favore, la Giunta quindi si è espressa contro il mandare Salvini a processo per i fatti della nave Diciotti con l’accusa di sequestro di persona. L’ultima parola però spetterà adesso al voto del Senato.

La Giunta salva Salvini

Matteo Salvini vince il primo round nella sua partita per evitare il processo al Tribunale dei Ministri di Catania, dove sarebbe chiamato a rispondere del reato di sequestro di persona in merito alla vicenda della nave Diciotti.

Anche se inizialmente il ministro dell’Interno si era detto favorevole a farsi processare, adesso il leader del carroccio ha cambiato strategia spaventato probabilmente da una eventuale condanna che, stando alla legge Severino, potrebbe portarlo all’interdizione.

Fondamentale quindi per Salvini è il sostegno del Movimento 5 Stelle, che ha voluto prima consultare sul tema i propri iscritti tramite un voto online sulla piattaforma Rousseau. La vittoria del Sì, che poi voleva dire essere contrari alla autorizzazione a procedere, ha tolto i pentastellati da ogni impaccio.

In Giunta per le immunità del Senato i 5 Stelle quindi hanno votato insieme a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. A favore al via libera al processo si sono espressi invece il Partito Democratico, Liberi e Uguali e Gregorio De Falco di recente cacciato dal Movimento.

In totale quindi 16 voti contro 6, con la Giunta che quindi ha respinto l’autorizzazione a procedere. Adesso però il Movimento 5 Stelle dovrà dimostrare la stessa compattezza anche a Palazzo Madama.

Per il no definitivo alla richiesta del Tribunale dei Ministri di Catania servirà infatti, entro il 24 marzo, il voto contrario anche del Senato. A riguardo non ci dovrebbero essere sorprese di sorta a meno di un ripensamento in blocco dei grillini.

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