Salvataggio Astaldi senza garanzie: Progetto Italia rischia di saltare?

Alessio Trappolini

05/07/2019

05/07/2019 - 10:08

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Sace avrebbe rimosso le proprie garanzie sulle linee di credito che le banche disposte a finanziare il rilancio di Astaldi con Progetto Italia hanno messo sul piatto

Salvataggio Astaldi senza garanzie: Progetto Italia rischia di saltare?

Ad una settima precisa dal suo completamento il Progetto Italia rischia di saltare per colpa di Astaldi.

Sui quotidiani di oggi è stata lanciata la notizia bomba che rischia di mettere i bastoni fra le ruote al piano di salvataggio della società romana da parte di Salini Impregilo: la Sace, società del gruppo CDP specializzata nel settore assicurativo-finanziario, avrebbe rimosso le proprie garanzie sulle linee di credito che le banche disposte a finanziare il piano di rilancio di Astaldi con Progetto Italia hanno messo sul piatto.

Conto alla rovescia per Progetto Italia

Venerdì prossimo, il 12 luglio, è la data limite fissata dal Tribunale di Roma per il deposito del piano concordatario definitivo su Astaldi. La macchina era già partita nelle scorse settimane quando Astaldi ha inviato a tutti gli obbligazionisti, anche retail, una richiesta di identificazione per ricostruire in maniera dettagliata la mappa dei propri creditori: la società romana sa bene che gli obbligazionisti avranno un ruolo chiave quando saranno chiamati dal Tribunale di Roma ad esprimere il loro parere vincolante riguardo alla proposta concordataria che sarà formulata dai commissari.

Leggi anche Progetto Italia: Salini-Cdp, manovre in vista aucap. Astaldi identifica obbligazionisti.

Ora però la questione più spinosa non riguarda gli obbligazionisti ma Sace: i giornali di oggi ci dicono che ieri la controllata di Cdp ha fatto pervenire ad Astaldi una lettera con la quale ha di fatto ritirato le proprie fidejussioni rilasciate su progetti all’estero di Astaldi (Canada e Turchia su tutti), mettendo così a rischio il proseguimento di alcune opere in cui il gruppo romano è impegnato e di far saltare il finanziamento-ponte da 200 milioni accordato da Fortress al tasso del 16%.

Di questa somma, 75 milioni sono stati già erogati e consumati, gli altri 125 ancora no. Per superare queste difficoltà potrebbe avverarsi la discesa in campo diretta di CDP, ma di questo se ne saprà solo dopo il Cda della prossima settimana.

In questo quadro le azioni Astaldi scambiano in ribasso a Piazza Affari: dopo un avvio in calo di quasi 7 punti ora le quotazioni viaggiano con un passivo fra il 3 e 4 per cento. Giù anche il Bond 2020 in rosso di 5 punti a 26,3 sul EuroTLX.

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