Saldi invernali 2017: come vendere online

Vittorio Proietti

4 Gennaio 2017 - 15:00

Vendere online seguendo il codice del consumo per saldi invernali 2017? Come evitare pratiche commerciali scorrette, aggressive, ingannevoli? Ecco la guida completa.

Saldi invernali 2017: come vendere online

I saldi coincidono spesso con iniziative e pratiche commerciali di ogni tipo da parte dei commercianti che, approfittando del periodo di sconti comune a tutti gli esercizi commerciali, molto spesso eludono il codice del consumo che vieta pratiche scorrette.

Nel 2017, come negli anni a venire, l’imperativo categorico sarà vendere online: ogni venditore cercerà di accaparrarsi nuovi clienti e nuovi guadagni in rete. Eppure, malgrado la pubblicità e l’e-commerce diano grandi opportunità, nonché prospettive di guadagno difficili da realizzarsi con il commercio al dettaglio, non bisogna abbandonarsi a pratiche aggressive: il Decreto Legislativo 206/05 non può essere ignorato.

Vendere online non significa commerciare in una terra di nessuno dove codici e regole non vengono applicate: le disposizioni sono chiare eppure proliferano le pratiche ingannevoli e le promesse non mantenute. Ecco una piccola guida alle pratiche da evitare.

Vendere online: pratiche commerciali scorrette e aggressive

Per vendere online ed evitare comportamenti impropri il codice del consumo affida un intero paragrafo alla sola definizione delle pratiche commerciali scorrette: esse consistono sinteticamente nell’alterazione del comportamento economico di un gruppo di consumatori sensibili o vulnerabili ad atteggiamenti che tendono alla falsità, in rapporto a quel prodotto venduto.

Scorrette e aggressive possono essere circostanze in cui vi sia indebito condizionamento all’acquisto di quel prodotto: tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del commercio online, appare difficile applicare una coercizione fisica su un e-commerce, eppure, anche lo sfruttamento di eventi tragici si configura come coercizione all’acquisto.

Pratiche commerciali in cui un consumatore può sentirsi obbligato a comprare e questo alterano la sua libertà scelta, lo inducono ad una decisione che altrimenti non avrebbe preso e questo è possibile anche online.

Saldi invernali e pratiche ingannevoli: cosa bisogna evitare

Nei saldi invernali notiamo chiaramente il frequente ricorso a pratiche ingannevoli, soprattutto riguardo ad omissioni di informazioni necessarie. Come leggiamo all’art. 22, l’omissione ingannevole si compie

“quando un professionista occulta o presenta in modo oscuro, incomprensibile, ambiguo o intempestivo le informazioni rilevanti del prodotto, oppure non indica l’intento commerciale della pratica stessa, qualora questa non risulti già evidente dal contesto”.

Le pratiche ingannevoli sul web, infatti, tendono all’ambiguità riguardo ad alcuni dati:

  • l’indirizzo geografico e l’identità del professionista, come la sua denominazione sociale;
  • il prezzo comprensivo delle imposte o, se la natura del prodotto comporta l’impossibilità di calcolare ragionevolmente il prezzo in anticipo, le modalità di calcolo del prezzo;
  • tutte le spese aggiuntive di spedizione, di consegna, postali; oppure l’indicazione che tali spese potranno essere addebitate al consumatore, qualora le stesse non possano essere ragionevolmente calcolate in anticipo;
  • le modalità di pagamento, consegna, esecuzione e trattamento dei reclami qualora esse siano difformi dagli obblighi imposti dalla diligenza professionale;
  • l’esistenza di un diritto di recesso o scioglimento del contratto per i prodotti e le operazioni commerciali che comportino tale diritto.

Per vendere online, dunque, consigliamo di indicare con chiarezza tutti questi dati e affidarsi al codice, in caso di incertezza: il consumatore preferirà il vostro prodotto rispetto ad un altro, se presentato con correttezza.

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