Saipem in difficoltà. Focus su 3,25 euro, supporto statico violato questa mattina e che ora potrebbe divenire strategico
Stangata per Saipem questa mattina. Il mercato non ha reagito benissimo alla diffusione dei conti 2017 e nei primi minuti della seduta il titolo è stato oggetto di un veloce sell off che ha spinto il titolo in prossimità dei minimi relativi aggiornati ieri. Bisogna tornare indietro al 4 settembre per rilevare questi livelli di prezzo su Saipem.
Dal punto di vista grafico il movimento di queste due ultime sedute (compresa quella odierna) si inserisce all’interno di una tendenza negativa in atto già da qualche settimana, precisamente dal 24 gennaio scorso a questa parte.
In un’ottica di medio periodo Saipem ha risentito dell’incapacità del titolo di superare le coriacee resistenze statiche di area 4 euro, sopra le quali il prezzo ha stazionato per qualche seduta a cavallo fra l’11 e il 29 gennaio, però senza mai confermare tale breakout in un’ottica settimanale o mensile.
Analizzando infatti il grafico settimanale si nota come dopo la seduta dello scorso 29 gennaio i corsi dell’azione abbiano virato con decisione al ribasso. Successivamente, fra l’8 e il 9 febbraio, le quotazioni hanno rotto al ribasso i supporti dinamici espressi dalla trendline ottenuta con i minimi del 30 agosto e del 15 dicembre 2017.
Questo segnale ribassista è stato supportato dai volumi, in crescita sopra la media di periodo, e rafforzato anche dal simultaneo breakout del supporto dinamico espresso dalla media mobile a 200 periodi, in tale data transitante presso area 3,56 euro.
La ripartenza delle quotazioni nelle sedute successive al 14 febbraio ha consentito al titolo di completare il naturale pull back delle due violazioni ribassiste citate, ed ha fornito dunque un nuovo segnale di ingresso sul mercato alle forze ribassiste.
A questo punto il movimento di ieri, con la violazione dei supporti statici a cavallo fra 3,30 e 3,25 euro, potrebbe innescare ulteriore tensione sulla struttura tecnica di Saipem. Infatti il trend, da un punto di vista tecnico, non vedrà emergere nessun miglioramento almeno fino a quando le quotazioni stazioneranno sotto gli ex supporti a 3,30.
Operatività ribassista su Saipem solo su ritorni a 3,25-3,30 euro
Operativamente, ritorni delle quotazioni all’interno dell’intervallo fra 3,25-3,30 potrebbero essere sfruttati per implementare strategie ribassiste volte a raggiungere il target psicologico a 3 euro.
Successivamente, volendo strutturare una posizione in un’ottica di più lungo periodo, potrebbe diventare interessante considerare come fascia di prezzo target quella compresa fra i minimi del 12 febbraio 2016 e 29 agosto 2017, ovvero 2,95 e 2,828 euro.
Presso questo trading range si troverà a passare la trendline che unisce i massimi decrescenti del 13 giugno e 17 luglio 2017, passata da supporto a resistenza dinamica dopo il breakout del 14 settembre scorso (in blu tratteggiato nel chart giornaliero in pagina).
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