SCIA unica semplificata: vera semplificazione o bluff?

Francesco Oliva

22 Giugno 2016 - 07:15

SCIA unica semplificata dal 2017: il CdM ha varato lo schema di Decreto Legislativo. Ecco i punti essenziali ed un’analisi critica: si tratta di vera semplificazione o del solito bluff?

SCIA unica semplificata: vera semplificazione o bluff?

Nuova (potenziale) semplificazione alle porte: la SCIA unica semplificata entrerà in vigore nel 2017. Secondo lo schema di Decreto Legislativo approvato dal CdM del 15 giugno 2016 dal 2017 vi sarà un modulo SCIA unico in tutta Italia.
La riforma prevede un unico ufficio competente in materia di SCIA, con l’obiettivo di ottimizzare funzioni e tempi previsti dalle varie amministrazioni interessate.
La nuova SCIA unificata vedrà l’esordio di una nuova comunicazione: la ricevuta di avvio del procedimento, che dovrà indicare i termini entro i quali la Pubblica Amministrazione è tenuta a rispondere o i termini del cosiddetto silenzio assenso.

La nuova SCIA unificata rappresenterà una vera innovazione in termini di snellimento delle procedure e semplificazione o sarà il solito bluff?

Perché (secondo noi) la nuova SCIA unificata appare un vero bluff

Lo schema di Decreto Legislativo in materia di SCIA unificata prevede che vi sia la “possibilità di iniziare subito l’attività solo nei casi in cui non siano previste autorizzazioni o altri titoli espressi”.

A questo proposito, chi conosce la complessità dei piani regolatori in Italia sa bene che nel nostro Paese la libertà di manovra di cittadini e imprese non è assolutamente garantita. In che senso? Nel senso che le procedure burocratiche sono troppo farraginose e spesso rappresentano un ostacolo, soprattutto per le imprese.

Con questa opinione non si vuole criticare a priori l’operato del Governo o gli (auspicabilissimi) interventi di semplificazione. Quello che si vuole sottolineare è lo strano modo di operare dell’Esecutivo e del Parlamento che non seguono un percorso organico ma sembrano operare in modalità random.
In altre parole, occorre certamente una forte opera di semplificazione ma, allo stesso tempo, si deve partire dalla testa, ovvero seguire un progetto preciso e poi applicarlo in modo efficace.
Da una prima lettura dello schema di Decreto Legislativo approvato dal CdM non si comprende bene se il nuovo “ufficio unico” sia un’ulteriore invenzione per creare posti pubblici dove probabilmente non servono, ovvero il risultato dell’accorpamento di uffici già esistenti. Ovviamente si auspica che l’obiettivo sia quello di realizzare la seconda ipotesi in oggetto.

Non vorremo che la SCIA semplificata fosse un’altra occasione persa, come ne abbiamo viste tante in campo fiscale nell’ultimo anno.

Cos’è la SCIA?

La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) è stata introdotta dalla legge 7 agosto 1990 n. 241, art.19, ed ha sostituito, nella maggior parte delle ipotesi, la DIA (denuncia di inizio attività).
La SCIA è un documento necessario per poter avviare le imprese che richiedono particolari autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività considerata.

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