Riscatto laurea agevolato: durata della misura e valenza dei contributi

Lorenzo Rubini

30 Marzo 2021 - 12:52

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Il riscatto della laurea agevolato permette di valorizzare ai fini previdenziali gli anni di studio pagando un importo minore rispetto al riscatto tradizionale.

Riscatto laurea agevolato: durata della misura e valenza dei contributi

Il riscatto agevolato della laurea, che permette di riscatta gli anni che hanno portato al conseguimento della Laurea, limitatamente a quelli della durata legale del corso di studi, ha un costo decisamente inferiore rispetto a quello tradizionale. L’onere per ogni anno riscattato è di circa 5200 euro.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buongiorno,
Fino a quale età si può riscattare la laurea con le condizioni agevolate ?
Quando scade il riscatto agevolato della laurea ?
La contribuzione figurativa vale come lo stipendio percepito nell’attuale lavoro oppure è conseguente a ciò che si paga con l’agevolazione ?
Grazie per una vostra cortese risposta.”

Riscatto laurea agevolato

Il riscatto agevolato della Laurea, previsto dal decreto 4/2019, non ha una scadenza e non è prevista un’età minima o massima per poterlo esercitare. Potrà essere richiesto, quindi, fino al pensionamento, in qualsiasi momento.

Ad essere determinante per il riscatto laurea agevolato non è l’età del richiedente ma il periodo temporale in cui si collocano gli studi universitari: se gli anni da riscattare sono successivi al 31 dicembre 1995, infatti, il riscatto agevolato non pone altre condizioni.

Se, invece, il periodo di studi si colloca prima del 1996 è necessario per poter fruire dell’agevolazione scegliere l’opzione contributiva per il calcolo della pensione e questa scelta colloca tutti i contributi versati, anche quelli precedenti al 1996 nel sistema di calcolo contributivo (per chi ha molti anni di contributi versati prima di tale data, quindi, la scelta potrebbe rivelarsi non conveniente anche se permette di pagare un onere più basso per il riscatto).

Per quanto riguarda poi la valenza dei contributi riscattati (e sottolineiamo che non si tratta di contributi figurativi, che non prevedono il versamento di alcun onere, ma di contributi effettivi da riscatto) la grossa differenza tra il riscatto tradizionale e quello agevolato non è solo nel costo ma anche nel valore: i contributi non valgono come un anno di contributi versati nell’attuale lavoro ma, collocandosi nel sistema contributivo, sulla base delle somme pagate.

Con il riscatto tradizionale, invece, l’onere è calcolato anche sulla base della retribuzione e, quindi, la valenza di un anno di contributi riscattati è esattamente come quella di un anno di contributi effettivi versati con il lavoro.

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