Rimborsi Iva, niente garanzia per quelli sotto i 15 mila euro. E’ questa una delle novità più significative contenute nel Decreto Crescita: ecco, nello specifico, che cosa cambia.
Rimborsi Iva, al via le novità contenute nel Decreto Crescita. Viene riformulato, infatti, quanto previsto dall’articolo 38-bis del dpr 633/72, riguardante l’erogazione dei rimborsi annuali e infrannuali. Ma cosa cambia, nello specifico?
Innalzato il limite dei rimborsi erogabili senza garanzia
Sicuramente, la prima grande novità è quella riguardante l’innalzamento del limite dei rimborsi erogabili senza garanzia, da 5 mila fino a quota 15 mila euro.
Rimborsi Iva al di sopra dei 15 mila euro: o la garanzia o il visto di conformità
Anche per quanto riguarda i rimborsi più sostanziosi, la semplificazione è evidente: oltre i 15 mila euro, infatti, la garanzia e il visto di conformità non saranno abbinati bensì alternativi l’uno all’altro.
Come funzionano i rimborsi al di sopra dei 15 mila euro
Nello specifico, per richiedere rimborsi Iva superiori a 15 mila euro, l’istanza o dichiarazione dovrà contenere il visto di conformità e la dichiarazione di atto di notorietà, attraverso la quale il richiedente attesta:
- Di non aver subito, rispetto all’ultimo periodo d’imposta, riduzioni di patrimonio netto o di consistenza immobiliare superiori al 40 per cento;
- di non aver cessato l’attività né di averla ridotta in virtù di cessioni;
- di non aver ceduto quote o azioni superiori al 50 per cento del capitale sociale (solo per le società di capitali);
- di essere in regola con tutti i versamenti contributivi e previdenziali.
La specifica sulla necessità di allegare la garanzia indica chiaramente che è necessaria per chi presenta la dichiarazione o istanza senza il visto di conformità già citato, rendendola, di fatto, alternativa per chi scelto di optare per la prima soluzione.
Queste novità sono da intendersi valide sia per i rimborsi annuali che per quelli infrannuali.
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