Riforma pensioni, ultime notizie: si è tenuto oggi l’incontro tra sindacati e Governo, ecco il resoconto del confronto tra le parti.
Si è concluso l’incontro tra sindacati e Governo sulla fase attuativa della riforma delle pensioni.
E’ quindi ufficialmente ricominciata la partita che si gioca sul settore previdenziale, con i tempi sempre più stretti per l’approvazione dei decreti attuativi che serviranno a rendere effettive le misure introdotte con la Legge di Stabilità 2017, tra tutte l’Ape e la Quota 41.
Al centro della discussione proprio la fase attuativa della riforma, che servirà a fare decollare le misure che restano, per ora, in attesa del via libera ufficiale.
Sullo sfondo sono diversi gli argomenti che hanno impegnato le parti sul confronto: dal rafforzamento delle quattordicesime, al calcolo delle pensioni dei giovani che cadono nel sistema contributivo.
Di seguito un resoconto dell’incontro tra sindacati e Governo sulla riforma delle pensioni: ecco tutti gli argomenti toccati nell’incontro di oggi.
Riforma pensioni, incontro sindacati e Governo: confermate le misure approvate con la Legge di Stabilità 2017
Secondo le prime notizie trapelate al termine dell’incontro avvenuto oggi tra sindacati e Governo sarebbero state confermate tutte le misure approvate con la Legge di Stabilità 2017. Dopo l’approvazione dei decreti attuativi, quindi, dovrebbero entrare ufficialmente in vigore sia l’Ape, nelle sue tre varianti, sia la Quota 41 per i lavoratori precoci.
A commentare per primo la ripresa del confronto tra sindacati e Governo sulla riforma delle pensioni è stato il segretario generale della Spi-Cgil Ivan Pedretti che sul suo profilo Facebook ha riportato un breve resoconto dell’incontro.
I sindacati durante l’incontro hanno sottolineato i punti critici presenti nella riforma da affrontare e risolvere in vista dell’approvazione dei decreti attuativi: tra questi vi sono la definizione delle platee interessate dall’Ape sociale, oltre che gli effetti della speranza di vita e la questione dei lavoratori con carriere miste. All’attenzione del Governo è stato portato anche il problema dei lavoratori edili che rischiano di restare fuori dalle tutele avendo difficoltà a dimostrare una continuità di lavoro negli ultimi sei anni prima dell’accesso all’Ape sociale o alla quota 41.
Nessuna novità in vista, almeno per ora, sulla Quota 41: una delegazione di lavoratori precoci ha presieduto per tutta la durata dell’incontro fuori dal Ministero del Lavoro, portando le ragioni che accomunano tutti gli appartenenti alla categoria.
I lavoratori precoci chiedono infatti da mesi l’approvazione della Quota 41 per tutti: per il momento sembra che la possibilità di uscita anticipata al raggiungimento dei 41 anni di contributi senza penalizzazioni sia destinata a rimanere limitata ad alcune categorie di precoci, come previsto nella riforma delle pensioni approvata. Con il prossimo incontro focalizzato sui decreti attuativi sarà probabilmente possibile tentare di allargare questa platea.
Riforma pensioni, incontro sindacati e Governo: decreti attuativi entro i tempi
Dall’incontro tra i sindacati e il Governo sulla riforma delle pensioni ci si aspettavano anche risposte sull’approvazione dei decreti attuativi. I tempi infatti sono stretti e i decreti, attesi inizialmente entro la metà di febbraio, dovranno essere approvati entro marzo. Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha tranquillizzato ancora una volta tutti i lavoratori che attendono l’entrata in vigore ufficiale delle misure approvate con la Legge di Stabilità 2017, tra cui l’Ape e la Quota 41: durante l’incontro con i sindacati, infatti, ha confermato ancora una volta che i decreti attuativi sono in fase di elaborazione e che saranno presentati ed approvati in tempi brevi.
La riforma delle pensioni, dunque, non sembra essere a rischio come si temeva anche a seguito della pressione sui conti pubblici esercitata dall’Europa.
Riforma pensioni, incontro sindacati e Governo: giovani, quattordicesime, disoccupati
Ma i temi affrontati nell’incontro tra sindacati e Governo sono stati davvero tanti: dal calcolo delle pensioni dei giovani che ricadono nel sistema contributivo, al tema delle quattordicesime fino alle pensioni delle donne. L’incontro di oggi è servito per fare il punto, e riaprire il confronto tra le parti sociali e l’esecutivo in vista proprio dell’avvio della seconda fase della riforma delle pensioni che vede al centro del dibattito temi molto importanti.
Di tutti questi argomenti le parti avranno modo di parlare in maniera più approfondita più avanti: sono state già messe in calendario due riunioni, una che si terrà il 1° marzo sui decreti attuativi e una prevista per il 23 marzo durante la quale si inizierà a ragionare sulla fase due della riforma delle pensioni.
Intanto qualche anticipazione è stata fornita dal Ministro Poletti in conferenza stampa che ha dichiarato come secondo la Cgil da un lato il sistema vada adeguato alla speranza di vita e alla differenze dei lavori e dall’altro vada
"reso più equo e flessibile proprio per garantire un adeguato assegno pensionistico ai giovani lavoratori (per intenderci, coloro che hanno iniziato il proprio percorso dopo il 1995), contraddistinti oggi da redditi bassi e discontinuità negli impieghi".
L’obiettivo, per ora, sembra essere quello di dare la precedenza alle misure introdotte con la riforma delle pensioni: su tutti gli altri temi ci sarà tempo per discutere.
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