La Riforma delle pensioni, dopo il via libera della Camera, passa al Senato. Possibili ulteriori modifiche alla Legge di Stabilità?
La riforma delle pensioni prosegue l’iter verso l’approvazione definitiva.
Dopo l’ok della Camera, infatti, la Legge di Stabilità è approdata al Senato per ricevere il via libera finale.
In vista dell’approvazione della Legge di Stabilità c’è molta attesa soprattutto attorno alla riforma delle pensioni: la manovra, che riforma il settore previdenziale, ha subito infatti delle importanti modifiche in seguito al passaggio alla Camera.
Cosa succederà alla riforma delle pensioni dopo l’esame al Senato? Ci saranno ulteriori modifiche soprattutto per quanto riguarda i lavoratori precoci, i grandi delusi dalla manovra? Vediamo di seguito le ultime notizie a riguardo.
Riforma pensioni: quali modifiche ci saranno in Senato?
Ad auspicare che la discussione sulla riforma delle pensioni in Senato porti a nuove modifiche della manovra sono in particolare Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, e la deputata Pd Marialuisa Gnecchi.
Il passaggio della riforma delle pensioni alla Camera è stato positivo, come hanno sottolineato i due parlamentari.
"Abbiamo fatto approvare un emendamento sulla ottava salvaguardia che ha aumentato il numero di 3.000 lavoratori, portandolo a 30.700 (il totale dei salvaguardati sale in questo modo a oltre 160.000); un emendamento per Opzione Donna che adesso include nella normativa anche le lavoratrici che hanno compiuto 57 o 58 anni nell’ultimo trimestre del 2015 e abbiamo cancellato la tassa sui licenziamenti in caso di cambio appalto con l’utilizzo della clausola sociale"
hanno dichiarato la Gnecchi e Damiano. Che hanno poi ribadito l’importanza, ora, della discussione in Senato:
"Adesso dobbiamo valutare la possibilità di nuovi miglioramenti al Senato: per i lavoratori stagionali e dell’edilizia, per l’amianto, per l’accesso al cumulo gratuito dei contributi della gestione separata anche per Opzione Donna e per la proroga delle collaborazioni coordinate e continuative e dei contratti a termine della pubblica amministrazione".
Più difficile la situazione dei lavoratori precoci, che chiedono la Quota 41 per tutti: la possibilità di accedere alla pensione anticipata al raggiungimento dei 41 anni di contributi sembra una possibilità destinata a rimanere a favore di pochi.
Riforma pensioni, Poletti rassicura: con 7 miliardi verranno garantiti tutti gli interventi
E mentre si attendono notizie sulle eventuali modifiche che potrebbero essere apportate alla riforma delle pensioni dopo la discussione in Senato, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti rassicura chi dubita che le risorse stanziate dal Governo siano sufficienti per attuare tutte le misure contenute nel pacchetto previdenziale.
"Siamo dentro ai sette miliardi destinati al pacchetto previdenza"
ha confermato Poletti. Che ha poi aggiunto:
"Con queste risorse siamo in grado di coprire tutti gli interventi che avevamo preventivato tra cui l’incremento della quattordicesima per le pensioni più basse"
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