Riforma pensioni, ultime notizie: precoci e Ape, ecco le nuove proposte

Stefania Manservigi

23 Novembre 2016 - 17:30

Riforma delle pensioni, gli emendamenti alla Legge di Stabilità non convincono del tutto. Ecco le nuove proposte per precoci e Ape.

Riforma pensioni, ultime notizie: precoci e Ape, ecco le nuove proposte

In questi giorni si continua a discutere di riforma delle pensioni.
E’ iniziato, infatti, l’esame alla Camera degli emendamenti alla Legge di Stabilità che andranno ad apportare delle modifiche alla manovra previdenziale approvata dal Governo Renzi.
Nonostante i primi emendamenti approvati, continuano ad esserci punti della riforma delle pensioni che non soddisfano i diretti interessati.
Tra i delusi troviamo i lavoratori precoci che da mesi ormai sono impegnati in prima linea nella battaglia per i loro diritti, e stanno seguendo con attenzione e interesse tutti gli sviluppi della riforma delle pensioni.
A non convincere del tutto c’è anche l’Ape, la prima misura in tema di pensioni ad essere stata annunciata dal premier Renzi, considerata poco conveniente da tutti coloro che desiderano andare in pensione anticipata.
A tal proposito, per cercare di riparare ai buchi lasciati dall’esecutivo nella riforma delle pensioni, sono state avanzate delle nuove proposte sui precoci e sull’Ape.
Ecco le ultime notizie sulla riforma delle pensioni.

Riforma pensioni, la proposta dei lavoratori precoci
Nonostante l’esame degli emendamenti stia andando avanti, e nonostante sia ufficiale l’approvazione delle prime modifiche alla riforma delle pensioni, i lavoratori precoci non trovano ancora accolte le loro richieste. Per il momento, infatti, tutti gli emendamenti riguardanti la Quota 41 e l’estensione della stessa sarebbero stati bocciati.
I precoci però non si arrendono e nella giornata di ieri una rappresentanza della categoria ha incontrato Erica D’Adda, senatrice e membro della Commissione Lavoro al Senato.
I lavoratori hanno chiesto alla senatrice di presentare nuovi emendamenti a favore dell’ampliamento della Quota 41 e, a tal proposito, hanno avanzato nuove proposte che siano conciliabili con le risorse a disposizione del Governo.
In particolare le proposte avanzate dai lavoratori precoci sono tre: il congelamento dell’aspettativa di vita attuale e/o rimodulazione quinquennale che dovrà attenersi ai dati ISTAT, il congelamento delle risorse stanziate nella Legge di Stabilità 2017 per il pacchetto pensioni, ossia la garanzia che i 7 miliardi stanziati non possano essere utilizzati per altre misure qualora ci fosse un utilizzo parziale degli stessi e la possibilità di estendere la quota 41 anche a quanti assistono fratelli e sorelle disabili.
Non essendo possibile ottenere la Quota 41 per tutti, almeno per il 2017, l’obiettivo è quindi quello di consentire un vero ampliamento della platea per cercare di far rientrare nella stessa più lavoratori precoci possibili.

Riforma pensioni, chiesta nuova modifica all’Ape social
L’Ape, la forma di pensione anticipata pensata dal Governo Renzi e una tra le prime misure a essere stata inserita nella riforma delle pensioni, non ha mai convinto l’opinione pubblica, sindacati compresi. Sull’Ape, e nello specifico sull’Ape social, è tornata la Feneal - Uil che, attraverso il segretario provinciale di Foggia Juri Galasso, ha chiesto un’ulteriore modifica sui criteri di accesso all’Ape social. La proposta, infatti, mira a includere nella platea dei beneficiari anche la categoria degli edili.

"Il paletto dei 36 anni di contribuzione minima deve essere ridotto il più possibile: raramente, infatti, un operaio edile raggiunge i 36 anni di contributi prima della soglia per la pensione di vecchiaia. Ai fini degli anni validi per l’accesso all’Ape agevolata deve valere qualsivoglia integrazione al reddito riconosciuta nel passato (disoccupazione ordinaria e ridotta, speciale edile, mobilità, ecc.), sulla falsariga del riconoscimento dell’indennità speciale edile ai fini dell’anzianità"

ha dichiarato il sindacalista.

Il Governo prenderà in considerazione queste nuove proposte di modifica della riforma delle pensioni?

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