Riforma delle pensioni, comparto scuola: gli insegnanti chiedono tempi certi per poter andare in pensione anticipata con l’Ape già nel 2017. Ecco perché.
La riforma delle pensioni prevede la possibilità di andare in pensione anticipata con l’Ape, la misura che consente l’uscita anticipata dal lavoro grazie alla formula del prestito pensionistico.
Tra i lavoratori che possono fruire dell’Ape c’è anche il personale della scuola: sia gli insegnanti che il personale Ata, qualora in possesso dei requisiti richiesti dalla riforma, possono fare richiesta di pensione anticipata.
In attesa dei decreti attuativi che dovrebbero arrivare entro marzo e che, oltre a rendere effettive molte misure previste nella riforma delle pensioni, dovrebbero chiarire molti punti ancora poco chiari della manovra, sono diversi i dubbi che hanno gli insegnanti sulla possibilità di usufruire dell’Ape dal 2017.
Il Miur, intanto, non ha ancora fornito istruzioni sulle modalità di dimissioni online del personale della scuola che recepirà le novità contenute nella manovra previdenziale; in una nota pubblicata lo scorso 7 dicembre ha infatti rimandato tutto in attesa dei decreti attuativi da parte del Governo.
Il personale della scuola potrà andare in pensione anticipata con l’Ape già nel 2017?
Riforma pensioni, scuola: c’è attesa per i decreti attuativi
Il personale della scuola che desidera andare in pensione anticipata con l’Ape a partire già dal 2017, dovrà attendere i decreti attuativi del Governo per avere istruzioni sulla procedura da seguire. L’esecutivo è infatti al lavoro: i decreti attuativi attesi entro marzo dovranno disciplinare le modalità di erogazione del prestito pensionistico da parte del settore bancario, i costi in termini di interessi, il costo della copertura assicurativa, la convenzione tra Inps e sistema bancario per l’erogazione del prestito ed il modello di richiesta dell’Ape. Tra i decreti attuativi attesi anche quelli con cui verranno definite le 11 attività gravose per accedere all’Ape social e alla Quota 41 e tutti i dettagli per poter accedere al beneficio.
Riforma pensioni, scuola: pensione anticipata Ape, i problemi aperti
In questo periodo di transizione, in attesa dei decreti attuativi che definiscano le modalità di accesso alle novità introdotte con la Legge di Stabilità 2017, gli insegnanti e il personale della scuola chiedono maggiore certezza sui tempi per accedere alla pensione anticipata nel 2017 usufruendo dell’Ape.
Le misure introdotte con la riforma delle pensioni, dall’Ape alla Quota 41, entreranno in vigore a partire dal 1° maggio 2017: il problema è che per il settore della scuola la prima finestra utile per usufruire delle novità va dal 1° settembre 2017, concluso l’anno scolastico. Dovrà quindi essere definita una procedura particolare per andare in pensione anticipata: la domanda di cessazione dovrà essere presentata solo una volta che l’Inps e/o il settore bancario avranno dato esito positivo circa la possibilità di accedere alle misure.
Il problema per il 2017 rischia di riguardare chi vuole accedere all’Ape agevolato o alla Quota 41: a differenza dell’Ape classico, infatti, l’Ape social e la Quota 41 prevedono un limite di risorse annuo superato il quale le richieste di pensione anticipata verranno fatte slittare. Per poter andare in pensione anticipata usufruendo di queste misure, quindi, l’Inps oltre ad accertare la presenza dei requisiti richiesti dovrà accertare che sussistano le risorse per l’anno in corso.
Il rischio che preoccupa il personale della scuola è uno slittamento al 2018.
"Qualsiasi sia la scelta dell’amministrazione si dovrà garantire la possibilità di accedere all’Ape dal settembre 2017, senza rischio di uno slittamento al 2018"
è quanto chiedono gli insegnanti.
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