Riforma pensioni, all’appello mancano le misure di pensione anticipata per le lavoratrici donne. Ecco le ultime notizie.
Sono ore concitate per quanto riguarda la fase due della riforma delle pensioni, con i sindacati in pressing sul Governo per ottenere l’inserimento di nuovi interventi nella prossima Legge di Stabilità.
In attesa di conoscere quali saranno le prossime mosse dell’esecutivo in tema previdenziale ci sono le lavoratrici donne che, a causa della mancata proroga di Opzione donna, si trovano ora senza nessuna misura di pensione anticipata ad esse dedicate.
Proprio su questo stanno lavorando i sindacati, per ottenere risposte sia per quanto riguarda i dati del contatore Inps, che potrebbero certificare residui di risorse da stanziare per garantire la prosecuzione del regime sperimentale di Opzione donna al 2018, sia per quanto riguarda l’introduzione di interventi che agevolino l’uscita anticipata delle donne, spesso penalizzate nella carriera a causa degli impegni di vita familiare.
Riforma pensioni: pensione anticipata donne e ricambio generazionale
Al fianco delle lavoratrici donne si sono schierate dunque le parti sociali, che puntano forte sulla necessità di garantire misure di pensione anticipata che tengano conto delle difficoltà vissute dalle donne.
A ribadirlo è stato anche Andrea Falla, della Uil di Foggia, che a Bari, durante un attivo unitario regionale ha evidenziato come uno degli obiettivi dei sindacati sia quello di favorire il turnover generazionale.
Il Governo con la prossima Legge di Stabilità ha annunciato di volersi impegnare a rilanciare l’occupazione giovanile: i sindacati allora hanno sottolineato come l’inserimento di interventi che favoriscano l’uscita anticipata di determinate categorie di lavoratori, garantirebbe anche il ricambio generazionale tanto auspicato, aiutando i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro.
Ecco dunque che i sindacati chiedono al Governo di rivedere la possibilità di prorogare Opzione donna, e introdurre sconti contributivi per le lavoratrici madri e per tutti coloro che siano stati impegnati nei lavori di cura.
Riforma pensioni: proroga Opzione donna e lavori di cura
La partita sulla pensione anticipata delle donne si giocherà tutta sui lavori di cura. I sindacati infatti puntano molto sul riconoscimento dei lavori di cura e anche il Governo, tra le varie ipotesi in ballo, si è sempre detto favorevole alla possibilità di istituire una sorta di Ape sociale donna.
Le lavoratrici del Movimento Opzione donna però non ci stanno, e ribadiscono la necessità di adottare una prospettiva più ampia. L’ampliamento della platea femminile dell’Ape sociale grazie al riconoscimento al riconoscimento dei lavori di cura, infatti, taglierebbe fuori quelle lavoratrici che, pur avendo molti anni di contributi alle spalle, non raggiungono il requisito anagrafico richiesto.
Ecco quindi che l’unica soluzione, in tal senso, resta la proroga di Opzione donna. E mentre i tempi stringono, le lavoratrici restano in attesa di conoscere i dati del contatore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA