Riforma pensioni: nella giornata di ieri è arrivata la firma del primo decreto attuativo, quello sull’Ape sociale. Domande entro il 30 giugno.
Inizia a sbloccarsi la situazione della riforma delle pensioni.
Nella giornata di ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato il primo dei tre decreti attuativi attesi, che renderanno effettive le misure introdotte con la legge di Stabilità.
Si tratta del decreto attuativo sull’Ape sociale, la forma di anticipo pensionistico agevolata, che non prevede penalizzazioni e nessun coinvolgimento da parte di banche e assicurazioni.
La notizia è stata data sul sito del Governo dove è stato pubblicato un breve comunicato corredato da una foto che ritrae il frontespizio dell’atto e l’ultima pagina in cui si scorge la firma di Gentiloni.
Nonostante il ritardo nell’approvazione iniziano quindi ad arrivare buone notizie per tutti i lavoratori in attesa di poter andare in pensione anticipata grazie alle nuove misure introdotte con la riforma delle pensioni; il decreto ora dovrà superare il vaglio del Consiglio di Stato prima di approdare in Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione definitiva.
Riforma pensioni: chi potrà accedere all’Ape sociale?
Ricordiamo brevemente quali sono i requisiti richiesti ai lavoratori per poter fare domanda di accesso all’Ape sociale, la forma di pensione anticipata agevolata, che non prevede penalizzazioni sull’assegno pensionistico e nessun coinvolgimento da parte di banche e assicurazioni.
Potranno accedere alla pensione anticipata grazie all’Ape sociale i lavoratori con almeno 63 anni di età e 30 o 36 di contributi che appartengano a una delle seguenti quattro seguenti categorie:
- i lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi e siano in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- i lavoratori dipendenti o autonomi che, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità e abbiano almeno 30 anni di contributi versati;
- i lavoratori dipendenti o autonomi con una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74 per cento che abbiano almeno 30 anni di contribuzione;
- i lavoratori dipendenti impiegati in lavori gravosi da almeno sei anni in via continuativa che siano in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni.
Con riferimento alla determinazione dei lavori gravosi dovrebbe essere inserito un correttivo che prevede la previsione di una franchigia di 12 mesi nel calcolo dei 6 anni continuativi.
Riforma pensioni: Ape sociale, domande entro il 30 giugno
Grazie alla firma del decreto attuativo, una volta pubblicato lo stesso sulla Gazzetta Ufficiale, i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare domanda di accesso all’Ape sociale.
La finestra per presentare domanda all’Inps si aprirà il 1° maggio e si chiuderà il 30 giugno: gli interessati dovranno quindi far pervenire la propria istanza entro questa data limite al fine di rientrare nella prima finestra di pagamento, che si aprirà tra settembre e dicembre.
A partire dal prossimo anno le domande dovranno invece essere presentate tra il 1° gennaio e il 30 marzo.
Riforma pensioni: Ape sociale, come funziona? Informazioni e importo
L’Ape sociale consiste nell’erogazione di un sussidio a favore dei beneficiari fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
L’importo della prestazione viene rapportato in base al valore della pensione calcolato al momento dell’accesso alla prestazione, ma non può in ogni caso superare i 1500 euro lordi mensili; questo significa che, i lavoratori che al momento dell’accesso alla pensione risulterebbero titolari di una pensione di importo non superiore ai 1.500 euro lordi, potranno riscuotere l’intero importo della stessa. I lavoratori che risulterebbero titolari di una pensione superiore al tetto previsto, accedendo all’Ape sociale potranno conseguire una prestazione con un importo massimo di 1500 euro lordi.
Ricordiamo inoltre che la prestazione viene erogata per 12 mensilità l’anno.
Nel decreto attuativo firmato dal premier è stato inserito infine un ulteriore vincolo: il lavoratore per accedere alla misura deve trovarsi a non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia nel regime pubblico obbligatorio.
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