Si continua a lottare per la proroga di Opzione donna, nonostante la chiusura del Governo. Le lavoratrici proclamano lo sciopero della fame.
Mentre la Legge di Bilancio 2018 continua il suo iter verso l’approvazione definitiva, si continua a discutere sulla riforma delle pensioni e su tutte quelle misure che non hanno trovato spazio nella manovra finanziaria.
Tra i grandi esclusi della riforma c’è Opzione donna la cui proroga, dopo essere stata estromessa dalla Legge di Stabilità 2017 nonostante le promesse iniziali, continua a non essere considerata una priorità dal Governo.
Lo sanno bene le lavoratrici che da ormai un anno si stanno battendo per quello che ritengono essere un loro diritto: se da una parte l’esecutivo chiude le porte, barricandosi dietro il problema delle risorse e della cristallizzazione del diritto che non consentirebbe di quantificare con esattezza i residui utilizzabili, dall’altro le lavoratrici hanno lanciato l’ennesimo appello per la proroga, sottolineando come, nonostante questa legislatura si sia prodigata più volte ad approfondire il tema della disparità di genere, non venga garantita la proroga all’unica misura di pensione anticipata dedicata specificatamente alle donne.
Riforma pensioni: proroga Opzione donna, lavoratrici pronte allo sciopero
Le lavoratrici donne non ci stanno, e continuano la loro battaglia a difesa di Opzione donna.
I tempi sono stretti, i prossimi appuntamenti che riguardano la votazione e la discussione della Legge di Stabilità sono già calendarizzati, e dal Governo per ora non arrivano messaggi di apertura.
Il Movimento Opzione donna, diventato punto di riferimento per la battaglia che accomuna le lavoratrici, ha indetto dunque uno sciopero della fame, che partirà da oggi, e servirà ad attirare l’attenzione politica sulle situazioni di difficoltà vissute dalle donne e accresciute a causa dell’aumento dell’età pensionabile disposto con la Legge Fornero.
Lo sciopero sarà a staffetta, e per questo viene chiesta l’adesione di tutte le lavoratrici impegnate nella battaglia. Adesioni che, dal momento del comunicato, non sono tardate ad arrivare.
Riforma pensioni: nella Legge di Bilancio solo interventi per le lavoratrici madri
In realtà gli interventi in materia previdenziale inseriti nella Legge di Bilancio 2018 hanno deluso un po’ tutti, non solo le lavoratrici che chiedevano la proroga di Opzione donna.
A risultare penalizzate sono state soprattutto le donne, che non hanno trovato riscontro delle promesse fatte negli ultimi mesi da diversi esponenti della maggioranza. Al momento le uniche che potranno usufruire di uno sconto in vista dell’accesso all’Ape sociale sono le lavoratrici madri, alle qualii viene riconosciuto un bonus contributivo di sei mesi per ciascun figlio (per un massimo di due anni).
Un po’ poco, in effetti, se si considera che negli ultimi mesi il dibattito si era spostato sul riconoscimento dei lavori di cura per tutti, al fine da aiutare chi si ritrova diviso tra vita professionale e impegni di natura familiare e assistenziale.
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