Riforma della Scuola: i nuovi poteri del preside. L’art.9 i sei punti

Vittoria Patanè

19 Maggio 2015 - 10:28

La Camera ha approvato l’art.9 della riforma della scuola. Ecco, nel dettaglio, quali saranno i nuovi poteri dei presidi

Riforma della Scuola: i nuovi poteri del preside. L’art.9 i sei punti

Con 214 voti a favore e 100 contrari, la Camera dei Deputati ha approvato l’articolo 9 della riforma della scuola relativo alle competenze del dirigente scolastico. Il Preside avrà dunque più poteri.

Scuola e Presidi: le ultime novità
Il sì ha portato con sé due importanti novità dell’ultim’ora. La prima riguarda la possibilità per il dirigente scolastico di conferire gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento. Il preside: "

è tenuto a dichiarare l’assenza di cause di incompatibilità derivanti da rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado con i docenti iscritti nel relativo ambito territoriale"

La seconda invece è contenuta in un altro emendamento approvato ieri dall’Aula che prevede che:

"per il triennio 2016-2018 possono essere attribuiti incarichi temporanei di livello dirigenziale non generale di durata non superiore a tre anni per le funzioni ispettive".

I suddetti incarichi potranno:

" essere conferiti, nell’ambito della dotazione organica dei dirigenti tecnici in servizio presso il ministero dell’Istruzione anche in deroga, per il periodo di durata di detti incarichi, alle percentuali ivi previste per i dirigenti di seconda fascia".

La Camera ha inoltre detto sì alla "spesa nel limite massimo di 7 milioni di euro per ciascun anno del triennio" e previsto che la percentuale del 10% della dotazione organica dei dirigenti appartenenti alla prima fascia:

"per i dirigenti tecnici in servizio presso il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, è rideterminata, nell’ambito della relativa dotazione organica, per il triennio 2016-2018 in misura corrispondente ad una maggiore spesa non superiore a 7 milioni di euro per ciascun anno".

Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la riforma della Scuola e quali saranno i nuovi poteri dei presidi.

Presidi: la scelta dei docenti
Sarà il preside a scegliere i docenti a cui attribuire gli incarichi. Questi ultimi avranno la possibilità di autocandidarsi, ma la decisione sarà appannaggio del dirigente scolastico che proporrà gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti.

Il preside potrà anche utilizzare i professori in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, "purché posseggano titoli di studio, percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire".

La proposta di incarico dovrà avvenire sarà basata sui seguenti criteri:

- durata triennale e rinnovabile per ulteriori cicli triennali;
- "conferimento degli incarichi con modalità che valorizzino il curriculum, le esperienze e le competenze professionali, anche attraverso lo svolgimento di colloqui";
- trasparenza e pubblicità degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito internet della scuola.

Presidi: incarichi
Il preside proporrà l’incarico al docente che potrà accettare o rifiutare. Nel caso in cui il docente ricevesse diverse proposte, potrà scegliere tra le varie possibilità, fermo restando l’obbligo di accettarne almeno una. Se il dirigente scolastico non riuscisse ad individuare i docenti, sarà compito dell’Ufficio scolastico regionale assegnarli assegnarli d’ufficio alle istituzioni scolastiche e conferire l’incarico ai docenti non destinatari di alcuna proposta.

I docenti riceveranno un incarico triennale, rinnovabile e "in coerenza con il piano di offerta formativa". La proposta del Dirigente scolastico dovrà valorizzare "il curriculum, le esperienze e le competenze professionali e possono essere svolti colloqui". Ogni preside dovrà inoltre assicurare "trasparenza e pubblicità dei criteri adottati, degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito internet dell’istituzione scolastica".

Presidi: supplenze
Lo stesso dirigente scolastico si occuperà delle supplenze nel caso in cui ci sia bisogno di sostituzioni dei docenti assenti - fino a 10 giorni - con personale dell’organico dell’autonomia che, "se impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado d’istruzione di appartenenza".

Presidi: staff
Il dirigente scolastico avrà uno staff composto dal 10% dei docenti che avranno il compito di affiancarlo nel supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica.

Presidi: stipendio
Il Fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile, e della retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici sarà incrementato di 46 milioni di euro. Queste risorse verranno utilizzate per il triennio scolastico passato (da 2012 al 2015). Altri 14 milioni verranno stanziati per l’anno scolastico 2015/2016 e 36 milioni di euro all’anno a partire dal 2016.

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