Riforma Pensioni 2016: niente tredicesima per chi sceglierà la pensione anticipata Ape. Ecco tutte le novità.
Riforma Pensioni 2016: l’ultima novità in materia di pensione è che per i cittadini che sceglieranno di accedere all’anticipo pensionistico Ape non sarà corrisposta la tredicesima.
L’Ape non darà diritto alla tredicesima per la durata dell’anticipo ovvero fino al raggiungimento del requisito di vecchiaia. In materia di riforma pensioni 2016 le novità non sono certo delle migliori e oggi spunta la nuova disposizione che prevede 12 mensilità e non 13 per l’Ape volontaria.
A motivazione del taglio della tredicesima per i lavoratori che decideranno di aderire all’Ape, ovvero l’anticipo pensionistico volontario, arriva il commento del Sottosegretario al Governo, Tommaso Nannicini. Il taglio della tredicesima per l’Ape si è reso necessario per abbassare l’importo del prestito ventennale da restituire per richiedere la pensione anticipata.
Ma non è tutto: l’ulteriore novità del giorno in materia di pensioni stabilisce che il decreto del Presidente del Consiglio che sarà pubblicato a gennaio, dopo l’approvazione in via definitiva della Legge di Bilancio 2017 metterà un tetto per quanto riguarda la richiesta di Ape: sarà del 95% della pensione certificata per l’anticipo di un anno, del 90% in caso di anticipo di due anni e dell’85% in caso di anticipo di 3 anni.
Il tutto ad un costo che si fa ogni giorno più salato e che stando alle ultime novità pensioni 2016 prevede anche il taglio della tredicesima mensilità. Ecco tutti i dettagli sulle ultime novità Riforma Pensioni 2016.
Riforma Pensioni 2016: Ape senza tredicesima. Tutte le novità
L’Ape, ovvero l’anticipo pensionistico volontario che entrerà a regime a partire dal 2017 taglia la tredicesima mensilità per il periodo relativo all’uscita anticipata da lavoro fino al raggiungimento del requisito utile per avere la pensione di vecchiaia.
L’Ape volontaria può esser richiesta dai dipendenti pubblici e privati e dai lavoratori autonomi con 63 anni e a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia, che hanno versato i contributi per 20 anni. Chi desidera accedere alla flessibilità in uscita dal lavoro dovrà pagare un conto: il prestito pensionistico costa il 5,5% annuo e in sostanza si rinuncia complessivamente al 20% della pensione a causa della rata ventennale da pagare, cumulata da interessi bancari e dal premio assicurativo.
In aggiunta alle non proprio piacevoli novità sulla Riforma Pensioni 2016 arriva la decisione che oltre al taglio sull’importo della pensione i lavoratori che decideranno di rientrare nell’Ape, ovvero l’anticipo pensionistico, dovranno rinunciare all’assegno conosciuto anche come gratificazione natalizia, la tredicesima erogata a lavoratori e pensionati nel periodo natalizio.
In più, come anticipato da Renzi, l’Ape ovvero l’assegno in caso di pensione anticipata andrà dall’85% al 95% dell’assegno di pensione calcolato dall’Inps, sulla base degli anni di anticipo pensionistico richiesti.
Ancora è presto per stabilire se si tratta di quelli che saranno gli aspetti strutturali definitivi della Riforma Pensioni 2016 relativamente all’anticipo pensionistico, Ape. I dettagli definitivi sul provvedimento relativamente alle pensioni anticipate arriveranno dopo che sarà approvata la Legge di Bilancio 2017 e non prima del prossimo gennaio.
Ma quanto perderanno i lavoratori che decideranno di accedere all’Ape senza tredicesima? Ecco le ultime affermazioni del Sottosegretario del Governo Nannicini in tema di Riforma Pensioni 2016 e anticipo pensionistico Ape 2017.
Novità Pensioni 2016. Quanto si perde con l’Ape e con il taglio della tredicesima?
Se l’ultima novità relativa alla Riforma delle Pensioni 2016 sarà approvata non si tratterebbe certo di una buona notizia, almeno nel breve termine.
Nonostante la motivazione alla base della scelta di tagliare la tredicesima sull’Ape sia di non far salire troppo la rata del prestito volontario per chi aderirà alla pensione anticipata volontaria nel 2017, la perdita complessiva sull’importo dell’assegno pensionistico sarebbe ancora più consistente.
Infine, afferma Nannicini, con l’Ape si accede ad un prestito e non ad una reale pensione e questa sarebbe la prima ragione per la quale non sarebbe prevista la tredicesima.
In base alle ultime notizie sulla Riforma Pensioni 2016 e con l’aggiunta del taglio alla tredicesima, quanto si perde con l’Ape, ovvero l’anticipo pensionistico che partirà a partire dal 2017?
Le cifre sono state calcolate dallo stesso Sottosegretario al Governo Nannicini: su una pensione netta di 1.286 euro (16.718 euro annui con la tredicesima mensilità) e con un anticipo di 3 anni si riceverà una pensione fino a 1.093 euro al mese, pari cioè all’85% dell’assegno calcolato dall’Inps. Su questa cifra si pagherà il 4,7% sulla rata di pensione per ogni anno d’anticipo e nel triennio si restituirà il prestito per l’Ape in 20 anni con rate da 208 euro e per 13 mensilità. Nel complesso l’Ape costerà 54.080 euro.
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