Riforma PA: tutti i cambiamenti stabiliti dal Governo Renzi in 10 punti

Vittoria Patanè

11/07/2014

Riforma della PA: da internet alle auto, dai certificati ai dirigenti, ecco come cambia la Pubblica Amministrazione dopo la "cura Renzi"

Riforma PA: tutti i cambiamenti stabiliti dal Governo Renzi in 10 punti

«C’è un’accelerazione per i servizi alle imprese. Alla fine dei mille giorni il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione si è rovesciato. Alla fine di questo percorso del ddl delega la Pa avrà il dovere di mettere on line tutti i certificati e offrire la possibilità di scaricare i certificati, meccanismo di rivoluzione copernicana, la Pa va a casa del cittadino a non viceversa. Non abbiamo paura di dimezzare il monte ore dei permessi sindacali. Stiamo attuando percorso di riforme cosi radicale e significativo al Senato che figuriamoci se abbiamo paura... Se non hanno il 50% dei permessi in meno nessuno soffrirà. Nessuno vuole punire sindacati»

Queste le Parole con cui il Premier Matteo Renzi ha accolto il via libera al DDL sulla riforma della PA che ui stesso ha definito "rivoluzione copernicana". Servirà un anno perché tutto funzioni come deve, ma quando le modifiche entreranno a regime:

la Pubblica amministrazione andrà a casa del cittadino e metterà online tutti i tipi di certificati, o li invierà a casa entro 48 ore.

Cerchiamo dunque di capire quali sono i punti fondamentali della riforma della PA.

1: PA online
Lo scopo dell’Esecutivo guidato da Matteo Renzi è quello di fare i modo che i cittadini non si rechino agli uffici pubblici per pratiche, certificati e autorizzazioni, ma attuare il processo inverso.

La delega prevede infatti modifiche alle procedure e alle modalità di erogazione dei servizi, che assicurino la fruibilità online di tutte le informazioni e dei documenti di cui la PA è in possesso e che possano essere utili ai cittadini.

Procedure e modalità dovranno inoltre essere sempre aggiornate e al passo con le tecnologie disponibili.

2: Certificati e documenti
I cittadini che dovranno pagare per i servizi della Pa potranno farlo in maniera più semplice e attraverso internet. Qualora però i documenti e i certificati non avessero le caratteristiche atte a consentire il loro invio telematico, la PA provvederà a consegnarli direttamente al domicilio del cittadino.

3: Addio carta
I decreti delegati inseriti nel ddl delega garantiranno l’addio alla carta. Ciò significa che nella Pubblica Amministrazione non verrà più utilizzato il formato cartaceo, ma i documenti dovranno essere predisposti, usati, trasmessi e conservati solo in forma telematica.

4: Il ruolo dei cittadini
I cittadini avranno un ruolo attivo nelle decisioni degli uffici pubblici. Il Governo vuole estendere le forme di partecipazione della popolazione, attraverso l’utilizzo di internet, delle tecnologie di informazione e attraverso un sistema pubblico di identità digitale.

5: Sportelli
La riforma prevede l’obbligo, per ogni amministrazione, di rispettare il princio di unicità dei punti di contatto tra cittadini e imprese nella propria organizzazione territoriale. Un solo sportello per la produzione e uno per l’edilizia.

6: Auto
I cittadini risparmieranno attraverso il taglio delle spese connesse alla proprietà e alla circolazione dei loro veicoli. A questo scopo l’Esecutivo ha introdotto un unico documento che racchiuderà i dati di proprietà e di circolazione di auto e moto (e di tutti i veicoli a motore in genere) che ad oggi sono invece suddivisi nella carta di circolazione e nel documento di proprietà.
La riforma prevede il collegamento delle due banche dati e l’accorpamento delle funzioni svolte dal Pubblico registro automobilistico ( e dalla Motorizzazione civile del ministero dei Trasporti.

7: Software: nessuna proprietà
In futuro, la Pubblica amministrazione dovrà utilizzare solo ed esclusivamente software con standard aperti e non derivanti da specifiche tecnologie proprietarie.

8: Dirigenti
Uno dei punti cardine della riforma riguarda i dirigenti pubblici, il loro numero e il loro inquadramento. La delega prevede la creazione di un ruolo unico e l’introduzione di ruoli unificati anche per la dirigenza delle amministrazioni non statali, con possibilità di scambio tra dirigenti appartenenti a ruoli diversi. In ultimo, ma non meno importante, si stabilisce l’omogeneizzazione delle retribuzioni.
Inoltre, l’accesso al ruolo di dirigente avverrà attraverso un concorso e un pre corso - concorso. L’incarico verrà conferito mediante un avviso pubblico, sulla base di requisiti e criteri definiti dall’amministrazione approvati da una Commissione.

9: Conferenze dei servizi
Il processo di semplificazione riguarderà anche le conferenze dei servizi per le quale si prevede una riduzione delle ipotesi di convocazione obbligatoria e un taglio dei termini previsti per la conclusione del procedimento. Coinvolti anche i lavori della conferenza che dovranno ricorrere maggiormente agli strumenti informatici e a modalità differenziate di svolgimento dei lavori, in base alla complessità dei procedimenti.

10: Incompatibilità
Il Governo adotterà decreti legislativi integrativi della disciplina relativa alla inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico e alla trasparenza della Pa.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it