La rielezione del Presidente della Repubblica diventa incostituzionale? La proposta di legge di FdI

Giorgia Bonamoneta

04/02/2022

25/10/2022 - 09:30

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Vietato rieleggere il Presidente della Repubblica: la proposta di Fratelli d’Italia (e non solo). Cosa dice il testo di legge proposto e che cosa dice la nostra Costituzione.

La rielezione del Presidente della Repubblica diventa incostituzionale? La proposta di legge di FdI

Rieleggere un Presidente della Repubblica è incostituzionale? Potrebbe diventarlo se la proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia (e il mese scorso da un deputato del Pd) dovesse essere discussa e approvata. La discussione intorno alla rielezione è tornata a galla nel momento stesso nel quale si è palesato lo stallo nell’elezione del Presidente della Repubblica, ma non è un dibattito nuovo.

Lo aveva già raccontato il professore ordinario di Diritto Costituzionale Alberto Lucarelli nel 2013, quando alle soglie dell’elezione bis di Giorgio Napolitano si poneva il problema della rieleggibilità. Lucarelli faceva notare che, anche se l’articolo 85 della Costituzione non conteneva il limite alla rielezione, era la stessa rielezione a essere in contraddizione con il principio di correttezza e imparzialità.

Sarà per questo che la proposta di limitare la rieleggibilità piace a molti, da Fratelli d’Italia al Pd, senza contare cosa succede già in altri Paesi, come negli Stati Uniti. Bisogna trovare un limite e impedire il bis dei futuri Presidenti della Repubblica? Ecco la proposta.

Stop ai bis: la proposta di legge di Fratelli d’Italia contro la rielezione

Sergio Mattarella, il neo rieletto Presidente della Repubblica, ha da poche ore giurato e iniziato il secondo mandato di sette anni con un discorso alla Nazione. Ma c’è chi avrebbe preferito un altro nome. A non votare Mattarella è stata l’opposizione, Fratelli d’Italia, che ha depositato una proposta di legge costituzionale per impedire la rielezione.

La proposta è stata depositata ieri a Montecitorio dal deputato FdI Francesco Lollobrigida, ma non è la prima volta che accade, un mese fa infatti era stato un deputato del Partito Democratico, Luigi Zanda, a proporre un testo simile.

Secondo Lollobrigida la rielezione potrebbe diventare una sorta di vizio di forma preoccupante. “È evidente che, se l’eccezione divenisse regola e quella che è stata la regola cominciasse ad apparire come eccezione, l’equilibrio dei poteri delineato dalla Carta potrebbe risultarne alterato”, ha spiegato il deputato, ricordando come negli Stati Uniti - dove il Presidente ha un potere diverso - si è introdotto proprio il divieto del terzo mandato quadriennale.

Sentita anche la durata del mandato: 7 anni non sono pochi, ma 14 sono davvero un periodo lungo nella vita istituzionale. Secondo il professore di Diritti Costituzionale Alberto Lucarellipuò essere considerato un periodo troppo lungo”.

Il testo della proposta di legge costituzionale contro la rielezione del Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica deve garantire la sua autonomia e libertà, per questo il nostro ordinamento prevede la “non responsabilità” tranne per due reati: l’alto tradimento e l’attentato alla Costituzione. Con questa definizione Lucarelli introduce la possibilità e il rischio di rielezione. Perché nella sottocommissione in Assemblea Costituente si era deliberato che il mandato non fosse rinnovabile proprio perché politicamente irresponsabile.

Il testo della proposta di legge costituzionale depositato ieri da Lollobrigida, e firmato anche da Emanuele Prisco e Augusta Montaruli, prevede proprio la modifica degli articoli 85 e 88 della Costituzione in materia di non rieleggibilità.

L’articolo 1 della proposta introduce la modifica dell’articolo 85, con il divieto assoluto di rielezione del Presidente della Repubblica. Mentre l’articolo 2 propone l’abrogazione integrale del secondo comma dell’articolo 88 della Costituzione.

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