Reuters analizza la situazione economica dell’Italia. Il giudizio è, giustamente, impietoso.
"Tre al prezzo di due" è l’offerta speciale più diffusa nella catena di supermercati di Giorgio Santambrogio. Quest’anno è stata utilizzata a malapena. Tutto ciò è un esempio che spiega perché tutti gli sforzi di resuscitare la moribonda economia italiana stiano fallendo.
Così inizia l’articolo di Reuters sull’Italia firmato da Gary Jones. Il giornalista americano analizza la complicata situazione nostrana e critica Renzi per l’uso di parole ottimistiche che però non rispecchiano la realtà dei fatti.
Le persone non stanno comprando perché sanno che i prezzi saranno più bassi nei mesi a venire", afferma Santambrogio, amministratore delegato di Vege, associazione milanese che copre più di 1.500 supermarket e negozi specializzati. "I consumatori vogliono sconti sempre più alti".
L’Italia è impantanata in una routine in cui le aspettative scendono ogni giorno di più. Insensibili ad anni di blocco delle retribuzioni e scettici sui miglioramenti che il Governo può apportare all’economia, gli Italiani stanno accumulando il denaro che hanno tagliando al contempo qualsiasi spesa considerino superflua.
Questa la descrizione che Reuters fa della crisi italiana. E ancora: la domanda debole ha portato le compagnie ad abbassare i prezzi nella speranza di far tornare le persone nei negozi.
Ma i risultati sperati non sono arrivati in nessun frangente: né economico, né occupazionale, né tanto meno fiscale:
Il risultato: L’Italia è stata risucchiata in una spirale deflazionistica simile a quella che ha afflitto l’economia giapponese negli ultimi 20 anni. Uno scenario che rappresenta l’incubo che politici, e il presidente della BCE Mario Draghi in primis, stanno cercando disperatamente di evitare.
Jones sottolinea poi come l’Italia non sia la sola a dover affrontare difficoltà nell’Eurozona. La deflazione rappresenta infatti il pericolo per molte economie del Sud, Grecia e Spagna su tutte, ma il nostro Paese è quello che all’estero, USA compresi, preoccupa d più.
Il motivo? Greci e Spagnoli spendono di più, mentre gli italiani, storicamente, tendono a risparmiare (non a caso siamo gli europei con il minor numero di carte di credito).
Insomma: a conti fatti, gli italiani non spendono più e se il nostro Governo non riuscirà a trovare il modo di spingere i suoi cittadini ad aumentare i consumi, la deflazione in cui è caduta la Nazione diventerà ogni giorno più profonda.
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