Restrizioni solo per no vax: le misure allo studio del Governo

Giorgia Bonamoneta

16 Novembre 2021 - 21:07

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Si avvina Natale e con questo anche il rischio di nuove restrizioni. Il Governo sta studiando delle misure per contenere il contagio e sul tavolo c’è anche il modello austriaco (solo per i no vax).

Restrizioni solo per no vax: le misure allo studio del Governo

Era da tempo che non si parlava di restrizioni (o restrizioni solo per i no vax) per diminuire la diffusione del coronavirus. Dopo un’estate relativamente tranquilla, e un inizio autunno promettente con l’Italia a segnare i dati tra i più bassi d’Europa, questo novembre emergono i primi dubbi per quanto riguarda l’aumento di contagi.

Nei giorni scorsi il Governo aveva lasciato intendere che non era sua intenzione ideare o reinterpretare misure anti-Covid per questo fine 2021. Ma, davanti a un generale aumento di contagi in tutta Europa, esistono alcune possibilità sul tavolo del Governo per ridurre l’impatto che questa quarta ondata potrebbe avere sull’Italia, in particolare sull’Italia nel periodo festivo di Natale.

Non mancano richieste per modulare le restrizioni sul modello austriaco, ovvero limitare le restrizioni ai soli non vaccinati, spingendo la popolazione verso la campagna di vaccinazione. Ipotesi non gettonatissima questa, ma che verrà presentata da alcune Regioni durante il faccia a faccia con il Governo.

Restrizioni solo per no vax: quali misure sta pensando il Governo?

Nei giorni scorsi alcune fonti di Palazzo Chigi avevano dato per certo che “il Governo non sta ragionando su nuove restrizioni per limitare i contagi”, ritenuti sotto controllo. Opinione ottimistica secondo alcuni esperti, che nella curva epidemiologica notavano un’accelerazione tale da far presagire un Natale all’insegna dei 25-30.000 contagi al giorno.

Un quadro non così inverosimile considerando l’efficacia dei vaccini in calo, che potrebbe scendere tanto da allineare l’Italia ad altri paesi europei, come la Germania e il Regno Unito.

È proprio alla luce di questa possibilità che il Governo starebbe ora ripensando ad alcune forme di restrizione in senso ampio, per esempio rimodulando la durata del Green pass da 12 a 9 mesi; sottolineando l’obbligo della terza dose per il personale sanitario e facendo presagire un possibile ritorno alla quarantena per il periodo natalizio. Una misura restrittiva sicuramente non ben vista e che potrebbe essere circoscritta ai soli non vaccinati.

Nuove restrizioni per i tamponi per ottenere il Green pass?

Un’altra misura allo studio è quella che permetterebbe l’accesso al green pass solo a chi è vaccinato o chi è guarito dal Covid-19. Secondo alcuni esperti come Walter Ricciardi: “il tampone è il tallone d’Achille del green pass”.

Non sarebbe così per il sottosegretario Sileri che invece fa notare come proprio grazie all’obbligo di tampona ogni 48 ore si riesce a tenere traccia dei positivi e dei contatti stretti e non stretti con i quali sono entrati in contatto. Difficilmente quindi si andrà incontro all’abolizione dei tamponi, al massimo potrebbe esserci una rimodulazione del loro valore rispetto al green pass.

Restrizioni solo per i no vax: la linea dura delle Regioni

Per alcune Regioni d’Italia non ci sono dubbi: se si torna a parlare di restrizioni, queste devono essere limitate ai soli non vaccinati. Il modello di riferimento è quello austriaco, Paese dove i non vaccinati possono recarsi a lavoro e verso poche altre destinazioni. Tutti gli altri spostamenti sono previsti solo in presenza di green pass ottenuto tramite vaccino.

Su questa linea il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, insieme ad altre Regioni, è intenzionato a chiedere al Governo misure restrittive legate alle fasce di colore per le persone che non hanno fatto il vaccino. Toti ha inoltre affermato che sarebbe meglio limitare alle sole attività essenziali chi non ha effettuato il vaccino.

Simile il pensiero del presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e di Alberto Cirio, presidente del Piemonte. Entrambi puntano alla linea dura, con restrizioni previste per i soli non vaccinati per premiare chi ha deciso di pensare al bene della salute pubblica.

Ovviamente non tutte le regioni sono d’accordo ma, in vista di un faccia a faccia con il Governo, proposte sulle stile del modello austriaco potrebbero nascere. C’è chi invece dice no, come Attilio Fontana, motivando la sua posizioni per via dell’instabilità sociale dopo mesi di manifestazioni contro il green pass e i vaccini.

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