Restrizioni Capodanno 2022: cosa serve sapere prima di organizzarsi

Giorgia Bonamoneta

11 Dicembre 2021 - 17:55

Anno nuovo, nuove restrizioni. I festeggiamenti del Capodanno 2022 saranno all’insegna della prudenza e della sicurezza. Ecco cosa bisogna sapere prima di organizzarsi.

 Restrizioni Capodanno 2022: cosa serve sapere prima di organizzarsi

Come sarà Capodanno 2022? C’è chi guarda alle festività natalizie con ottimismo e chi con un po’ di pessimismo, soprattutto in relazione all’andamento della curva epidemiologica. A leggere i dati relativi al numero dei posti letto in terapia intensiva occupati, le festività (compreso Capodanno) saranno in zona gialla, se non addirittura arancione, per molte regioni.

Per questo molte sono ancora in fase di valutazione per gli eventi da svolgersi nelle piazze, che coinvolgono anche migliaia di persone e quindi un rischio maggiore. L’incertezza si manifesta soprattutto sulle prenotazioni per gli eventi al chiuso, come ristoranti, discoteche e locali, per non parlare dei viaggi.

Proprio per questo, prima di organizzare un evento privato o di prepararsi per uno pubblico, bisogna informarsi su cosa è possibile o meno fare. Cerchiamo di capire come sarà il Capodanno 2022.

Cosa c’è da sapere sulle restrizioni per Capodanno 2022: differenza tra green pass e green pass rafforzato

Il Capodanno 2022 sarà all’insegna delle restrizioni, come per lo scorso, ma in versione soft. Infatti, a differenza del Capodanno 2021, l’idea è quella di tenere aperte le attività e di far circolare la popolazione senza troppe restrizioni.

Va fatta una premessa però: le restrizioni non mancano, ma solo limitate alle persone non vaccinate. Infatti bisogna fare una distinzione tra chi possiede il green pass e chi possiede il green pass rafforzato. Un discorso simile è stato già affrontato per le festività di Natale.

Restrizioni per Capodanno 2022: dove e per chi?

Il periodo festivo, in particolare l’occasione di ritrovo in famiglia nei giorni 24-25-26 dicembre e l’affollamento della notte tra il 31 e 1 gennaio, può peggiorare la situazione attuale. Proprio per impedire che gli alti livelli di trasmissibilità abbiano effetto, Capodanno presenterà delle restrizioni.

Alcune sono state già chiarite dai Comuni e dalle regioni e vanno dall’obbligo di mascherina anche all’aperto, in zona bianca, in determinate occasioni, fasce orarie e vie commerciali (ecco la lista delle città e delle regioni); fino all’accesso limitato alle feste, agli eventi, ai veglioni e cenoni.

Chi possiede il green pass rafforzato avrà libero accesso agli eventi festivi pubblici e privati, compresi quelli organizzati per festeggiare Capodanno 2022. Potrà mangiare al chiuso nei locali, ristoranti e pizzerie e potrà entrare nelle discoteche. Queste regole valgono fino a una diversa disposizione, sappiamo per esempio che a Torino non si terranno festeggiamenti per Capodanno e che a Napoli la decisione sarà presa “giorno per giorno”. Mentre a Roma il concertone in piazza si terrà, ma con prenotazioni e posti a sedere ben distanziati.

Al contrario, chi non possiede il super green pass si vedrà costretto a stare a casa o a festeggiare, senza creare assembramenti, all’aperto. Non bisogna però sottovalutare la possibilità di nuove restrizioni proprio nel periodo delle feste più a rischio come Natale e Capodanno. In questo caso il Governo potrebbe non fare distinzione tra vaccinati e non vaccinati.

Restrizioni per i viaggi di Capodanno 2022: cosa c’è da sapere

Per i viaggi in Italia o all’estero la situazione potrebbe essere ancora più complicata. Infatti se è vero che nelle zone gialle non cambiano le regole, il passaggio in zona arancione potrebbe comportare alcuni accorgimenti (qui la guida ai viaggi).

Regola generale è, intanto, l’obbligo di green pass per soggiornare negli hotel e prendere mezzi di trasporto come treni, aerei e navi. Per i viaggi all’estero le precauzioni aumentano e, oltre al green pass, è necessario compilare il Passanger Locator Form.

Vanno sempre controllate le nuove disposizioni dei luoghi di arrivo, che mutano a seconda della condizione del Paese. È il caso del Regno Unito, la cui curva dei contagi ha toccato il picco in questi giorni. Per viaggiare verso il Regno unito bisogna fare un tampone molecolare prima della partenza e all’arrivo, rimanendo in quarantena fino all’ottenimento del risultato. Simile in Svizzera, dove bisogna presentare il risultato negativo del tampone alla partenza (effettuato entro 72 ore) e farne uno tra il quarto e il settimo giorno all’arrivo.

Per viaggiare in Canada invece bisogna aver completato il ciclo vaccinale da mezzo mese (14 giorni) e fare un test molecolare prima della partenza. Ma non sono gli unici Paesi, per questo è meglio tenersi aggiornati nell’apposita sezione del sito dell’ente del turismo del Paese che si vuol visitare o, in alternativa, compilare il modulo del sito della Farnesina Viaggiaresicuri.it.

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