La restituzione degli 80 euro è una bufala messa in giro da Grillo o un modo del Governo di risparmiare? Scopriamo la verità.
Il bonus di 80 euro stabilito dal Governo Renzi potrebbe essere restituito?
In piena campagna elettorale le notizie al riguardo sono discordanti e non si capisce bene la strada che prenderà la questione. Grillo e Renzi si sfidano sull’argomento, che già sembra essere diventato un caso mediatico.
Il bonus in busta paga è stato previsto dal Governo Renzi per aiutare il ceto medio e cercare di dare un incentivo alla ripresa economica. Gli 80 euro sono stati spesso additati dal leader del Movimento 5 Stelle come una mossa elettorale del Partito Democratico, un escamotage per cercare di ottenere il maggior numero di voti possibili. In pieno periodo elettorale torna in auge la questione, che non sembra essersi mai conclusa e si riparla del bonus di Renzi per un’eventuale restituzione.
Cosa succederebbe se davvero venissero attuate delle politiche di restituzione? Il Governo Renzi non riesce più a trovare i fondi per erogare gli 80 euro in busta paga? La restituzione è solo una bufala messa in giro da Grillo per favorire i suoi candidati alle elezioni 2016? Vediamo cosa sta succedendo.
Restituzione bonus 80 euro: la bufala di Grillo
Dalle pagine del blog di Grillo spuntano delle dichiarazioni allarmanti per i lavoratori: il bonus di 80 euro potrebbe essere chiesto indietro. La notizia esce nel momento conclusivo della campagna elettorale e potrebbe affossare per sempre la corsa alle comunali per i vari candidati PD. Il ceto medio, già oppresso da tasse e buste paga sempre più leggera, vede la dichiarazione di Grillo come l’ennesimo abbandono da parte del Governo.
Dopo le proposte dei giorni scorsi del Premier in cui si proponeva l’abbassamento delle tasse per il ceto medio, subito bloccate dalla visione più realistica di Padoan che ha ritenuto “prematura la manovra”, arrivano le nuove dichiarazioni sul bonus. Il caso parte dai dati che riguardano la restituzione del bonus per l’anno 2015: 1 beneficiario su 8 ha dovuto restituire il bonus.
I dati però non parlano di restituzione per mancanza di reperimento fondi o altro, ma semplicemente perché attribuiti a lavoratori che non avevano diritto a quei soldi. Le forze politiche avverse al Governo hanno preso la palla al balzo e in un momento di piena campagna elettorale molti si sono espressi al riguardo.
Simone Baldelli, esponente di Forza Italia, ha dichiarato: " L’esecutivo ha cercato consenso dando soldi con una mano per poi toglierli con l’altra."
Ha aggiunto poi:
Si tratta di un incredibile boomerang politico per un governo che, in modo borioso e spregiudicato, ha pensato di poter facilmente guadagnare consenso dando soldi con una mano per poi toglierli con l’altra.
La situazione non è come viene presentata dal deputato di Forza Italia, vicepresidente alla Camera. La restituzione riguarda i lavoratori che non rientravano nella fascia di guadagno tra gli 8.000 e i 25.000 euro annui. I criteri per ottenere il bonus prevedono che solo chi ha un entrata fissa di questo genere possa accedere al bonus. Per tutti coloro che non hanno un salario di questo tipo la restituzione è obbligatoria.
In caso si fosse nella situazione di restituzione vi consigliamo di leggere anche Restituzione bonus Renzi 80 euro: chi deve restituirlo e perché. Guida per il contribuente.
Restituzione 80 euro: la verità di Renzi
Il Presidente del Consiglio ha subito risposto all’accusa mossagli da Grillo e dagli altri avversari politici diffondendo un video su Youtube. Nel video del Premier si spiega che il segnale ideato dal Governo per il ceto medio non è un modo per ottenere maggiori voti nelle elezioni, ma solo un segnale per far ripartire il Paese. Il Governo, fin dall’inizio del mandato di Renzi, ha cercato di incentivare la ripresa e dare nuovo slancio al ceto medio e al suo potere d’investimento.
Renzi nel video ha dichiarato:
Quando siamo entrati in carica abbiamo detto,diamo un segnale al ceto medio, tagliamo gli stipendi dei dirigenti pubblici, facciamo pagare tasse in più a Bankitalia e troviamo i soldi per dare 80 euro a chi guadagna più di 8000 lordi e meno di 25mila, cioè quelli sotto 1500 euro netti al mese. Sono dieci milioni di persone. Le opposizioni, guidate da ultra milionari, parlano di mancia elettorale ma per chi guadagna 1500 euro fanno la differenza.
La spiegazione di Renzi continua poi dicendo che coloro che hanno superato il tetto dei 25.000 euro devono ovviamente restituire i soldi, non rientrando più nelle regole stabilite per godere della manovra. Grillo e gli esponenti di altri partiti d’opposizione hanno solo colto l’occasione per riaccendere la polemica e aiutare la propria campagna elettorale. Il bonus è per questo tornato sulla bocca di tutti e soprattutto ha creato scompiglio tra chi ne beneficia. Il Premier ha concluso il suo video messaggio dicendo:
Noi abbiamo i nostri limiti, ma le cose succedono e gli 80 euro che due anni fa non c’erano, ora sono nelle tasche degli italiani, che guadagnano poco, per un fatto di giustizia sociale; piaccia o non piaccia agli ultramilionari anche quelli bugiardi.
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