Restituzione bonus 80 euro: passo indietro di Renzi per vincere il referendum?

Simone Micocci

22 Giugno 2016 - 12:04

Restituzione bonus Renzi, ultime notizie: il Governo starebbe pensando a delle misure alternative per la restituzione degli 80€, così da non gravare troppo sulle casse dei contribuenti. Si tratta di una mossa elettorale in vista del referendum costituzionale?

Restituzione bonus 80 euro: passo indietro di Renzi per vincere il referendum?

Restituzione bonus 80€: passo indietro di Renzi dopo i deludenti risultati ottenuti nelle amministrative 2016?

Nelle ultime settimane si è parlato molto della restituzione del famoso bonus di 80€ sulla busta paga. Infatti, tutti coloro che in questo periodo hanno prodotto un reddito superiore al limite previsto dovranno restituire gli 80€ del bonus Renzi. Inoltre, anche gli incapienti, cioè coloro che hanno un reddito inferiore agli 8 mila euro necessari per aver diritto al bonus, dovranno restituirlo.

Il bonus di 80€ in busta paga introdotto nel 2014, secondo l’opinione generale, è stato uno dei motivi per cui il Partito Democratico è riuscito ad ottenere il 40,8% delle preferenze alle elezioni europee del 2014. Per questo motivo, in molti ipotizzano che invece la notizia della restituzione del bonus possa aver danneggiato il Partito Democratico alle ultime elezioni amministrative 2016. A tal proposito, secondo alcune indiscrezioni, Matteo Renzi starebbe pensando ad una manovra che possa andare incontro alle esigenze di chi dovrà restituire gli 80€ in busta paga, così da recuperare una buona parte dei consensi perduti in vista del referendum costituzionale di ottobre.

Sarà veramente così? In che modo Renzi rivedrà il piano di restituzione degli 80€ in busta paga per tutti coloro che non ne avevano diritto? Facciamo chiarezza sulla questione analizzando tutte le ultime indiscrezioni sul tema dei famosi, e discussi, 80€ in busta paga.

Restituzione bonus 80€: passo indietro di Matteo Renzi?

Tre categorie di contribuenti dovranno restituire il bonus di 80€ ottenuto in busta paga poiché non ne avevano diritto. Si tratta di:

  • incapienti, ovvero coloro che hanno percepito un reddito inferiore agli 8.174€ (no tax area)
  • chi ha percepito un reddito superiore a 26.000€;
  • coloro che hanno commesso, o subito, errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi nel modello 730 precompilato.

Per avere delle maggiori informazioni su chi dovrà restituire il bonus, potete leggere il nostro approfondimento: Restituzione bonus Renzi 80 euro: chi deve restituirlo e perché. Guida per il contribuente.

Finora, le modalità previste per la restituzione degli 80€ sono le stesse per tutte le tipologie di contribuenti. Infatti, il bonus va restituito in un’unica soluzione. Si tratta però di una soluzione troppo drastica, perché mentre chi ha un reddito superiore a 26.000 non dovrebbe avere problemi nel restituirlo, per gli incapienti la situazione potrebbe essere differente.

Per questo motivo, Matteo Renzi starebbe pensando ad una soluzione interessante per la categoria degli incapienti. Nel dettaglio, secondo le ultime indiscrezioni, il Governo starebbe valutando l’ipotesi di non far restituire il bonus Renzi a tutti coloro che hanno un debito molto basso.

Anche per le altre due categorie il Governo starebbe vagliando delle manovre per agevolare la restituzione degli 80€ in busta paga. In particolare, come promesso già dal Ministro Padoan, Renzi starebbe pensando di introdurre la restituzione a rate.

Al momento si tratta solamente di indiscrezioni, quindi non possiamo essere certi che sarà realmente così. Tuttavia, sembra che il risultato deludente ottenuto alle amministrative del 2016 e l’avvicinarsi del referendum elettorale di ottobre, abbiano fatto riflettere il Premier che adesso deve fare di tutto per recuperare i consensi perduti.

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