Renzi, taglio del cuneo fiscale: ecco dove prendere i soldi. Il servizio delle Iene sulle slot machine

Marta Panicucci

20 Marzo 2014 - 10:35

Renzi, taglio del cuneo fiscale: ecco dove prendere i soldi. Il servizio delle Iene sulle slot machine

Da quando il governo Renzi ha presentato il piano per il rilancio del paese è tutto un fare calcoli per trovare la copertura finanziaria. Si parla di circa 10 miliardi di euro utili a dare 1.000 euro in più all’anno ai lavoratori che guadagnano meno di 25.000 euro all’anno. Ma dove si trovano questi soldi?

Le risorse dovrebbero arrivare dalla spending review di Cottarelli, ma anche dal disavanzo del rapporto deficit-pil e dal rientro di capitali dall’estero. Ma qualcuno insinua che la coperta finanziaria del governo sia troppo corta per riuscire a tagliare il cuneo fiscale così come promesso dal premier. Le Iene hanno fatto un interessante servizio su quanti soldi "in nero" girino nelle sale da gioco italiane e che, debitamente tassate, costituirebbero una sostanziosa fonte di guadagno per le casse dello Stato.

Slot machine e Video lottery
Nella sale giochi italiane ci sono due tipi di macchinette: le Slot machine che funzionano a monete e un loro surrogato, le video lottery, che funzionano però a banconote.

Le slot machine sono collegate in rete con i Monopoli di Stato, quindi tutte le monete inserite nella slot machine sono regolarmente contabilizzate e il concessionario paga tutte le tasse sugli incassi delle sue macchinette.

Le video lottery invece, non sono collegate in rete con il Monopolio di Stato e quindi non è possibile sapere quanti soldi vengono inseriti dentro la video lottery. L’unico a saperlo è il concessionario, ovvero colui che distribuisce le slot nelle varie città d’Italia e anche colui che incassa il guadagno. La iena Toffa con alcune telefonate al Monopolio di Stato e Sogei, l’ente statale che dovrebbe controllare il numero della macchinette presenti nella varie sala giochi d’Italia, ha avuto la conferma che gli uffici statali non sanno né quante video lottery ci sono in una sala giochi, né quanto incassano ogni giorno.

L’unico ad avere tutte queste informazione è il concessionario che, ricordiamolo, è colui che incassa i guadagni provenienti dalla slot e sui quali deve pagare le tasse allo Stato.

Facciamo due conti
Un anonimo gestore di sale giochi ha deciso di collaborare con le Iene per offrire loro i numeri utili a fare due calcoli. Secondo questo gestore una slot machine che va a monetine incassa mediamente al giorno 170 euro, mentre una video lottery che funziona con le banconote ne incassa nel giorno medio 2.570.

In Italia secondo lo Stato ci sono 380.000 slot machine che, prendendo per vero il dato del gestore che ha collaborato con le Iene, guadagnano in un anno 23,6 miliardi. Confrontando questo dato con quello che risulta al governo i conti tornano perché la raccolta annuale, secondo i dati in mano alle istituzioni, sono circa 25 miliardi. Ma sapere quante sono e quanto incassano la slot machine, come abbiamo già spiegato, è facile visto che sono tutte collegate via internet con il monopolio.

E le video lottery?
Per le video lottery l’affare si complica, dal momento che la rete nazionale di questa tipologia di macchinette è sotto il controllo esclusivo dei concessionari che ci devono pagare sopra le tasse.

In Italia nel 2013 sono state attive circa 43.000 video lottery, secondo i dati del gestore che ha collaborato con le Iene ognuna di queste dovrebbe incassare al giorno 2.570 euro. Moltiplicando il numero delle video lottery per i 2.570 euro che dovrebbero guadagnare e per 365 giorni, i risultato è che queste macchinette in un anno incassano 40,3 miliardi di euro. Ma i dati in possesso del governo e sui quali i concessionari delle video lottery devono pagare la tasse è una cifra ben minore che si aggira intorno ai 22 miliardi. Secondo i calcoli delle Iene mancano all’appello quasi 20 miliardi che lo Stato, non essendone a conoscenza non può tassare come dovrebbe.

Ma visto che non c’è alcun modo da parte dello Stato di controllare il numero delle video lottery e il loro incasso giornaliero, come fa il governo a sapere che la cifra dichiarata dal concessionario non sia più bassa di quella reale?

Visto che per anni abbiamo parlato di risorse che mancano, di coperture finanziarie che non si trovano, l’Imu è stata tolta e reinserita sotto nuove spoglie perché la coperta è corta... perché non iniziare a cercare i soldi nel posto giusto?

Qui per vedere il servizio delle Iene

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