Il Governo è indirizzato a modificare la legge Fornero, che non offre la flessibilità necessaria per garantire un efficiente ricambio generazionale dei lavoratori.
Un chiaro messaggio quello esposto al programma “Porta a Porta” dal Premier Renzi, improntato nel rinnovo della legge Fornero, che non permette flessibilità nell’entrata e uscita nel mondo del lavoro.
Renzi: dare flessibilità attraverso il pensionamento anticipato
Le parole del Premier spiegano quale sia il piano del governo per riuscire a smussare la rigidità della legge:
“liberiamo dalla Fornero quella parte di popolazione che accettando una piccola riduzione può andare in pensione con un po’ più di flessibilità. L’Inps deve dare a tutti la libertà di scelta".
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Il premier sulla legge Fornero afferma che lasciando libera quella parte di popolazione italiana che vuole andare in pensione, accettando una piccola riduzione dell’assegno pensionistico, si può riuscire ad offrire maggiore spazio al ricambio generazionale nel mondo del lavoro, che continua a essere un obiettivo di difficile realizzo.
Una dichiarazione che giunge all’indomani del decreto che ha concesso parte dei rimborsi conseguenti alla sentenza della Consulta, rafforzando l’impegno a manterere invariati i punti espressi nella legge di stabilità.
Rimborsi solo per bisognosi, non per chi prende 5mila euro di pensione
Il premier Renzi espone la sua soddisfazione nel lavoro sul rimborso delle pensioni svolto in questi giorni:
"Se accettassimo il principio di chi dice che bisogna restituire tutto dovremmo dare 18 miliardi a quelli che guadagnano 4-5-6 mila euro di pensione. Io sento il bisogno di restituire un sacco di soldi a chi ha la minima, non a chi guadagna 5mila euro".
Renzi prosegue affermando che l’argomento delle pensioni è sempre scivoloso, perché giustamente hanno tutti qualcosa in più da chiedere.
Poletti: più dinamismo nell’entrata e uscita dal mondo del lavoro
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha parlato di una necessità di rivedere la legge Fornero, con la domanda di cambiamenti che arriva dalle stesse imprese che chiedono forte domanda di diversificazione dell’età dai propri dipendenti.
E’ necessario costruire un meccanismo che consenta un rapporto tra entrate e uscite dal mondo del lavoro più dinamico, che potrebbe avvenire inserendo la possibilità di un pensionamento anticipato all’interno della legge di Stabilità.
Poletti afferma che il Governo si trova dinanzi a due problemi: da un lato chi è avanti con gli anni e non può andare in pensione dall’altro chi vuole andare in pensione prima e attualmente non può farlo.
Nel primo caso è necessario che il Governo riesca con le riforme a non lasciare nessuno in sospeso tra coloro che non hanno la copertura degli ammortizzatori sociali fino al momento del pensionamento. D’altra parte il problema di flessibilità in uscita ha un peso rilevantissimo sui conti pubblici, e necessita di un attenzione particolare.
Un tema spinoso che è bene affrontare con l’Europa, con la quale si è avviato un percorso virtuoso, ed è bene non cambiare strada se non si vuole rischiare che l’Europa cambi atteggiamento nei confronti dell’Italia.
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