Renzi: "Sblocco totale dei debiti della Pa, 68 miliardi entro luglio". Ecco i dettagli

Marta Panicucci

13/03/2014

Renzi:

Ieri pomeriggio alle 16.30 si è tenuto un importante consiglio dei ministri, al termine del quale il presidente del consiglio Matteo Renzi ha illustrato i provvedimenti che si attueranno in materia di riforme costituzionali e di politica economica per il rilancio del lavoro e la riduzione del carico fiscale.

Secondo il Presidente del Consiglio Renzi infatti, nel rispetto del tetto del 3% del Pil fissato per l’indebitamento netto dello Stato, è comunque possibile attuare riforme economiche per il fisco e il lavoro per rilanciare il paese in termini di competitività e ripresa della domanda interna.

Tra i tanti temi toccati da Renzi, uno in particolare sarà trattato in questa sede: il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle aziende.

Renzi nella conferenza stampa di ieri ha parlato dello "sblocco immediato e totale dei debiti della Pa: 22 miliardi già pagati e 68 miliardi totali che pagheremo entro luglio". Il pagamento avverrà tramite un disegno di legge, mentre con un successivo decreto legge si introdurranno norme utili alla semplificazione e velocizzazione dei futuri pagamenti della Pa nei confronti delle imprese.

Pagamento entro luglio
"Entro luglio li sblocchiamo tutti", ha ribadito il premier Renzi, per il quale il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, genererà un "maggiore gettito fiscale".

Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Matteo Renzi, e del Ministro dell’Economia e Finanze, Pietro Carlo Padoan, ha avviato l’esame di un disegno di legge contenente norme per agevolare il rispetto della normativa europea sui temi di pagamento da parte della Pa, ovvero limite di 30 giorni, derogabili al massimo a 60.

Il disegno di legge ha tre obiettivi:

  • adeguare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni a quelli previsti dalla relativa direttiva europea;
  • favorire la cessione del credito al sistema bancario;
  • accelerare il pagamento dei debiti arretrati, già avviato nel 2013 con il pagamento di più di 22 miliardi ai creditori.

Accelerare i pagamenti
Il Presidente del consiglio Renzi ha anche indicato quattro mosse con le quali favorire l’accelerazione del pagamento dei debiti accumulati dalle Pa. Il governo, a questo scopo intende:

  • concedere ulteriori anticipazioni di liquidità agli enti territoriali mediante un incremento del Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili istituito dal decreto-legge n. 35 del 2013, consentendo il pagamento da parte delle Regioni e degli enti locali di debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2013, sia di parte corrente che di parte capitale;
  • allentare i vincoli del patto di stabilità interno delle Regioni e degli enti locali al fine di consentire il pagamenti di debiti di parte capitale al 31 dicembre 2013;
  • destinare un fondo specifico per il finanziamento dei debiti degli enti locali nei confronti delle proprie società partecipate, con lo scopo di ridurre i debiti commerciali delle società partecipate stesse.
  • rifinanziare il fondo per il ripiano dei debiti dei Ministeri.

Tempi di pagamento Pa adeguati
Il Ministro Padoan ha aggiunto che "introdurre un sistema di pagamenti è un fattore di estrema trasparenza reso possibile dal fatto che la completa informatizzazione dei certificati permette di identificare quello che è lo stato dei pagamenti, monitorarne il percorso e fare in modo che siano rispettatti i tempi".

Secondo il disegno di legge infatti, le imprese creditrici e le amministrazioni debitrici comunicheranno i dati delle fatture tramite una piattaforma elettronica per la gestione del rilascio delle certificazioni. In questo modo si consentirà allo Stato di monitorare il ciclo dei passivi delle Pa.

Questi gli obbligo per le amministrazioni:

  • registrazione delle fatture pervenute;
  • prospetto con l’importo pagato in ritardo nell’anno, da allegare al bilancio;
  • incentivo legato agli obiettivi di finanza pubblica per chi rispetta i tempi di pagamento; sanzione (divieto di assunzione) per chi non rispetta i tempi di pagamento; certificazione del credito con risposta (pagare, certificare o rigettare) entro 30 giorni.

Crediti garantiti dallo Stato
Infine, lo Stato offre una garanzia sui debiti accumulati dalla Pa in caso di cessione del debito, da parte del creditore, agli intermediari finanziari. "In particolare, spiega Renzi, i soggetti creditori possono cedere pro-soluto il credito certificato e assistito dalla garanzia dello Stato ad una banca o ad un intermediario finanziario, anche sulla base di apposite convenzioni quadro".

La Pa debitrice, in caso di carenza di liquidità, può chiedere di ridefinire i termini e le condizioni di pagamento dei debiti, per una durata massima di 5 anni, rilasciando, a garanzia dell’operazione, delegazione di pagamento. La Cdp e gli organi dell’Unione Europea possono acquisire dagli intermediari finanziari i crediti assistiti dalla garanzia dello Stato, anche al fine di effettuare operazioni di ridefinizione dei termini e delle condizioni di pagamento dei relativi debiti, per una durata massima di 15 anni.

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