Renzi-Marino scontro totale su Roma

Francesco Oliva

4 Novembre 2015 - 07:30

Secondo l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino il premier Matteo Renzi ha seguito una precisa strategia per conquistare politicamente la capitale prima del Giubileo. Ecco gli ultimi botta e risposta tra Renzi e Marino.

Renzi-Marino scontro totale su Roma

L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino continua a gettare benzina sul fuoco della polemica contro il premier Matteo Renzi. Secondo Marino, infatti, il premier Renzi avrebbe seguito una precisa strategia per conquistare la capitale in vista del Giubileo che partirà a dicembre.
Una contestazione a tutto campo che riguarda anche la forma di governo del PD.

Scontro Marino-Renzi: ecco le parole di fuoco dell’ex sindaco di Roma

Polemica durissima tra il premier Matteo Renzi e l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino.
Lunedì sera, nel corso della puntata di Porta a Porta, il premier Matteo Renzi è entrato a gamba tesa su Marino accusandolo di "nascondere le proprie incapacità dietro presunte congiure".

Non si è fatta attendere l’altrettanto dura risposta dell’ex sindaco della capitale, tramite la propria pagina Facebook:

"Il Presidente del Consiglio potrebbe e dovrebbe esercitare maggiore rispetto. Continua a dire "basta polemiche", ma poi insiste negli insulti e nelle provocazioni. Non si rende conto, o forse non gli interessa, che insultando me insulta le centinaia di migliaia di cittadini che mi hanno scelto come sindaco prima alle primarie, poi al primo turno ed infine al ballottaggio. Ignora le numerose manifestazioni di sostegno che in migliaia mi stanno dedicando. È del tutto evidente che Renzi mi attacca e offende sul piano personale per coprire con la "damnatio memoriae" una spregiudicata operazione di killeraggio che ha fatto esultare i tanti potentati che vogliono rimettere le mani sulla città.
Occorre invece ristabilire la verità: Renzi voleva Roma sotto il suo diretto controllo e se l’è presa, utilizzando il suo doppio ruolo: come segretario del partito ha voluto che i 19 consiglieri del PD si dimettessero, come Presidente del Consiglio ha sostituito il sindaco, legittimamente eletto, con un prefetto, certamente persona degnissima, che farà capo come dice la legge allo stesso Presidente del Consiglio.
Assistiamo a una pericolosa bulimia da potere, che elimina gli anticorpi democratici. Il messaggio è chiaro: chi non si allinea, chi non ripete a pappagallo i suoi slogan viene allontanato o addirittura bandito.
"

Due, quindi, i concetti fondamentali del Marino pensiero: Renzi ha stravolto la volontà popolare e, in secondo luogo, sta affermando un modello di potere autoritario e bulimico.

Marino in campo alle prossime primarie PD?

A questo punto è evidente che lo strappo tra Marino e Renzi non sia più sanabile.
Resta da vedere come il PD gestirà gli strascichi del caso Marino sul futuro politico della capitale. Da questo punto di vista, l’ex sindaco di Roma ha già fatto sapere di volersi candidare alle prossime elezioni primarie per la competizione elettorale del prossimo anno. Il che, evidentemente, creerebbe non pochi problemi al già precario Matteo Orfini, presidente nazionale e commissario PD a Roma.

Il caso Marino e l’incoerenza del PD

Su Marino il comportamento del PD è stato, quantomeno, altalenante.
Fino a pochi mesi fa, in seguito allo scandalo seguito all’inchiesta "Mafia Capitale", il PD romano ha strenuamente difeso il sindaco, definendolo "bandiera della legalità di Roma". Posizione suffragata dalle continue dichiarazioni dei vari boss, costantemente critici nei confronti di un sindaco incorruttibile.
Oggi, dopo circa un anno, il contrordine renziano determina la caduta di Marino.
Quali saranno le conseguenze elettorali? Per ora si tratta di conseguenze negative per il partito di Renzi, soprattutto alla luce degli ultimi sondaggi politici che rilevano lo storico sorpasso del M5S sul PD.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it