Redditometro: pensionati esclusi dai controlli. Ecco le ultime novità

Erika Di Dio

21/01/2013

Redditometro: pensionati esclusi dai controlli. Ecco le ultime novità

I pensionati e i lavoratori dipendenti possono dormire sogni tranquilli, infatti come spiega un comunicato rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, "Possono stare tranquilli i titolari di una sola pensione, per loro non scatteranno gli accertamenti fiscali tramite redditometro". La lotta sarà solo rivolta ai "finti poveri e all’evasione spudorata". L’Agenzia delle Entrate ha voluto precisare tutto questo ieri, per mettere a tacere tutte le ansie scaturite da erronee notizie stampa che hanno circolato in questi giorni e che hanno spaventato i più anziani.

Lotta ai finti poveri

Mentre si attende ancora la pubblicazione della circolare esplicativa sul nuovo "sceriffo fiscale" (dovrebbe arrivare in queste ore), continuano ad arrivare notizie, spiegazioni e chiarimenti sul nuovo strumento di lotta all’evasione, che non smette di far parlare di sé. Questa volta, oltre a precisare che il nuovo redditometro 2013 non selezionerà mai i titolari di una sola pensione, l’Agenzia delle Entrate spiega anche cosa intende per "evasione spudorata", "Per evasione “spudorata” si intendono i casi in cui alcuni contribuenti, pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto”. Secondo le stime, quest’anno finiranno nel mirino 35mila contribuenti, per i quali lo scostamento sarà davvero "eclatante".

La tolleranza introdotta

Ci sarà una soglia, al di sotto della quale non partiranno gli accertamenti fiscali; come ha precisato durante un convegno il vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, Marco Di Capua, "I controlli che verranno effettuati con il redditometro 2013 non prenderanno in considerazione scostamenti tra spese e reddito dichiarato pari a mille euro al mese: 12 mila euro l’anno, introducendo così una sorta di franchigia. Proprio gli accertamenti fiscali derivanti dal redditometro 2013, non saranno accertamenti di massa". O ancora come spiega Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia, "Il redditometro non sarà quello spauracchio che qualcuno vuole farci credere. I contribuenti onesti non devono temere nulla: non sarà né feroce né repressivo".

A questo bisogna aggiungere un 20% di "spread" tollerato tra quanto speso e quanto guadagnato; quindi, per fare un esempio, se dichiaro 50mila euro, ne possono spendere fino a 72mila per non incappare nei controlli, grazie alla somma della tolleranza di 22mila euro, calcolando quindi il 20% di 50mila, ossia 10mila euro, e le 12mila euro annue di "franchigia".

E anche se si dovesse incappare nei controlli, non bisognerà preoccuparsi più di tanto, in quanto l’Agenzia delle Entrate spiega che "basteranno anche le spiegazioni logiche non documentate".

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