Redditometro: nessun allarmismo. Quando l’entrata in vigore?

Erika Di Dio

23 Gennaio 2013 - 11:46

Redditometro: nessun allarmismo. Quando l’entrata in vigore?

Si torna a parlare di redditometro: durante il convegno di studio organizzato dall’Ordine dei commercialisti di Roma e dall’Accademia Romana di ragioneria che si è svolto presso la Scuola dell’Economia e delle Finanze "Ezio Vanoni", sono stati forniti ulteriori chiarimenti e soprattutto i responsabili del nuovo metodo di accertamento fiscale continuano a difenderlo, cercando principalmente di dissipare gli inutili allarmismi che da settimane ormai girano per i media. Tra chi lo difende, spicca in primo piano il vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, Marco Di Capua, che afferma, "Nessun panico da scontrino; anche in presenza di una presunzione relativa, la prova andrà fornita dal contribuente su dati effettivi, su spese che l’amministrazione finanziaria in molti casi già conosce e su redditi che sono stati dichiarati dallo stesso contribuente".

Non è una crociata contro la ricchezza

Queste le parole di Marco Di Capua che afferma che il nuovo redditometro non è "una crociata contro la ricchezza", ma con esso "si misurerà solo la corrispondenza tra reddito dichiarato e entità della spesa, o reddito consumato e se uno spende 100.000 euro per un diamante o in carta igienica per noi è la stessa cosa, dovrà dimostrare di avere un reddito che supporta questa spesa". E aggiunge, "Qualcuno dice che è scandaloso ma scandalosi sono i 120 miliardi di euro di evasione fiscale". Rassicura anche la Cgia di Mestre, parla infatti il segretario degli artigiani Giuseppe Bortolussi che afferma, "il redditometro avrà un impatto light; è stato montato un allarmismo eccessivo". Non sarà quindi uno strumento di accertamento di massa, in quanto riguarderà una cifra davvero esigua della popolazione, ovvero solo lo 0,1% dei contribuenti.

Quando l’entrata in vigore?

L’Agenzia delle Entrate sta ora lavorando alla circolare applicativa sul redditometro, dopodiché potranno partire i controlli. Di Capua ha infatti affermato, "Stiamo ora lavorando alla selezione dei contribuenti che potranno essere controllati attraverso il redditometro" e ha nuovamente spiegato che gli scostamenti di spesa inferiori ai 12.000 euro l’anno escludono a priori il contribuente dalle liste selettive.

I commercialisti sono pronti da subito per un tavolo tecnico di confronto con l’amministrazione finanziaria per risolvere eventuali problemi applicativi che si potrebbero verificare nella fase di rodaggio del nuovo sistema fiscale, ma per quanto riguarda l’entrata in vigore, non si sa ancora se la circolare che darà il via agli accertamenti sarà pronta prima o dopo le elezioni. A tal proposito, Di Capua ha affermato, "Abbiamo anticipato alcune indicazioni visto lo strepito mediatico".

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