Reddito di cittadinanza ma con ville e ferrari: scoperti 237 “furbetti”

Isabella Policarpio

23 Gennaio 2020 - 12:18

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Percepivano il Reddito di cittadinanza senza averne il diritto, alcuni con ville e automobili di lusso. La Guardia di Finanza di Locri ha scoperto 237 casi, tra questi anche esponenti della criminalità organizzata. Rischiano fino a sei anni di carcere.

Reddito di cittadinanza ma con ville e ferrari: scoperti 237 “furbetti”

Nuovi scandali sul Reddito di cittadinanza, questa volta a Locri, in provincia di Reggio Calabria. La Guardia di Finanza ha smascherato 237 persone che avevano fatto richiesta o percepivano la misura assistenziale, pur non avendone i requisiti. Anzi, alcuni di loro possiedono ville e automobili di lusso, sono imprenditori, e addirittura qualcuno è in carcere per reati collegati alla criminalità organizzata.

Un danno alle casse dell’INPS che supera gli 870 mila euro, somme che, invece, dovevano essere versate in favore dei veri beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Adesso i “furbetti” della locride rischiano fino a sei anni di carcere e dovranno restituire le somme indebitamente percepite.

La clamorosa scoperta è avvenuta grazie alla collaborazione della Guardia di Finanza di Locri con la Procura locale della Repubblica nel corso di una indagine sui falsi braccianti agricoli e falsi rimborsi fiscali. Nomi e cognomi dei percettori indebiti del Reddito di cittadinanza e dei richiedenti irregolari sono già stati segnalati all’Inps e all’autorità giudiziaria.

Reddito di cittadinanza, nuovo blitz in Calabria contro 237 furbetti

Ancora una volta si torna a parlare delle truffe sul Reddito di cittadinanza, la misura previdenziale a sostegno del reddito di chi è in cerca di lavoro. Stavolta la Guardia di Finanza di Locri, come si apprende dal comunicato stampa del 23 gennaio 2020, ha scoperto ben 237 “furbetti”, alcuni di questi percepivano il Reddito di cittadinanza dallo scorso aprile, altri avevano presentato la richiesta senza averne i requisiti, tutti residenti della zona della locride.

Al centro dell’indagine ci sono imprenditori che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi, carcerati, famiglie vicine alla criminalità organizzata e anche chi vive in villa con una ferrari parcheggiata in garage. Molti di questi soggetti avevano già precedenti penali, sentenze passate in giudicato o stanno scontando la custodia cautelare.

I 237 furbetti del Reddito di cittadinanza sono già stati segnalati alle autorità e adesso rischiano le sanzioni previste dall’articolo 7 del D.L. n. 4/2019: la reclusione da due a sei anni per chi rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi e omette informazioni dovute oppure la reclusione da uno a tre anni per chi omette di comunicare le variazioni reddituali o patrimoniali. Alla reclusione si aggiunge anche l’immediata interruzione dell’erogazione del beneficio economico e la restituzione delle somme indebitamente percepite all’INPS, che ammontano in totale a 870 mila euro.

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